Il pregiudicato fra paura e bugie

ROMA – E’ un uomo impaurito il Berlusconi parla più di un’ora e mezza, a volte si commuove, o finge, mostra i segni della stanchezza alla fine  devono soccorrerlo perchè non ce la fa più. In platea tutti su di giri che quando nomina le colombe, gli innovatori, gli Alfano e i ministri, scattano in piedi, gridano “traditori,traditori”.

Lui invita  a non inveire, a non rilasciare dichiarazioni contro  chi  ha  deciso di andarsene. Perché dice con loro dobbiamo dar vita alla grande coalizione dei moderati che è ‘l’obiettivo di Forza Italia. Condizione questa per vincere possibili elezioni, mantenendo il Porcellum,” brutto nome- dice- ma buona legge”. Dobbiamo  con queste persone mantenere il rapporto come abbiamo con i nostri alleati, la Lega, Fratelli d’Italia.  Sa bene di non avere i numeri per far cadere il governo anche se lo critica duramente. Certo non ha mancato di fare battute, sollecitando l’applauso della platea. Nuovo  centro destra-sostiene- non è un bel nome, che attira.

 

Ad Alfano: chiamatevi cugini d’Italia , tutta una famiglia

 Visto che  esiste Fratelli d’Italia avevo detto suggerito ad Alfano un nome come Cugini d’Italia, tutta una famiglia insomma”. La paura del pregiudicato è quella che i due gruppi autonomi al Senato e alla Camera facciano proseliti, concorrenziali e non alleati, non tutta la famiglia come auspica. Per questo addirittura non si accontenta più dei club forza Italia, come una volta, ora lancia i club Forza Silvio. E dalla paura, come  suo solito,passa alla bugia, tanto da meritarsi il bugiardino d’oro, si fa economista ,storico, costituzionalista,. titolare di alcune cattedre della facoltà di giurisprudenza. Parla a ruota libera.  Esprime grande apprezzamento per paesi come l’India, dove  si lavora nove ore al giorno,sabati e domeniche,comprese,l’Albania dove il presidente suo amico lo chiama “ maestro” perché gli ha insegnato l’economia, la Cina dove milioni di giovani vanno dalla campagna alle città e poi tornano,, otto milioni si laureano ogni anno.

 

Una puntata contro i comunisti ei magistrati non poteva mancare

 

 Racconta delle battagli fatte da lui in Europa, contro Merkel e Sarkozy, lui il nemico dell’austerità, del rigore, in continua lotta  per cambiare la politica della Ue. Dimentica un piccolo particolare: proprio il suo governo si fece dettare, via lettera, le condizioni capestro poste all’Italia.  Da grande storico  invece richiama Gramsci e Togliatti. Loro sapevano bene che per via democratica non sarebbero mai andati al potere. Allora puntarono a conquistate i fortilizi del potere, l’editoria, i giornali, la scuola,l’università, la giustizia e lo hanno fatto. Insomma tutti comunisti e da qui è partito l’attacco alla magistratura,la su autodifesa,il martirio giudiziario. Se qualcuno si aspettava che il pregiudicato indicasse  gli organismi del nuovo partito  si p sbagliato. C’è lui e solo lui, capo indiscusso.

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