Renzi va in scena con l’abito del ribelle

ROMA – Per carità, non vogliamo essere noi,poca cosa, un quotidiano on line che ci tiene a dire la sua, fuori dai circuiti del giornalismo dai retroscena, a rovinare la festa.

O perlomeno a metterne in dubbio i contenuti, visto che sono ancora molto incerti. Anzi siamo ancora sul piano delle enunciazioni. Ci riferiamo  alla Assemblea nazionale del Partito democratico che ha eletto tutti gli organismi dirigenti, dal segretario al presidente alla direzione. Con un lavoro di intarsio molto difficile  che, alla sua conclusione, ha fatto parlare  di ritrovata unità. Una osservazione vogliamo fare. Come era prevedibile, visto gli abiti che Matteo Renzi veste, il segretario ha guardato molto all’aspetto mediatico.

Ha dettato il titolo ai giornalisti

Ha dettato il titolo ai giornalisti ed ha portato in primo piano fatti, avvenimenti, che unificano il partito. Ha preso di mira Grillo e lo ha attaccato proprio  su quei problemi  che sono il “sale“ della politica, si fa per dire,  del  “tragico” genovese:il finanziamento ai partiti, i rimborsi e cose che hanno occupatole pagine dei giornali in questi giorni. Gli ha proposto uno scambio, noi rinunciamo ma tu “firma qua”, impegnati sulle riforme, a partire dalla legge elettorale, l’abolizione del senato, tagli ai costi della politica. Se non firmi sei un chiacchierone, un buffone. Altro personaggio preso  di mira il pregiudicato. Anche con Berlusconi è sceso sul suo terreno. Il cavaliere parla sempre dei milioni di italiani che lo amano? 

Sbatte in faccia a Berlusconi i tre milioni di voti delle primarie

E lui  sbatte in faccia al cavaliere i tre milioni che hanno votato alle primarie, . Ha anche ben curato tutto ciò che riguardava l’immagine della assemblea, la scena che ha il suo peso mediatico. I Negrita, il verso che dice “in questo vecchio luna park, resta ribelle non ti buttar via”. E lui vuol restare ribelle,  così come si addice ai giovani Un Pd ribelle ? Ma che vuol dire? Non importa,  suona bene. Il suo discorso ha avuto tratti molti giovanili se così si può dire, ma ha attutito i toni, la parola rottamare, sì riconosce, è un po’ sgangherata, non voglio buttar via la storia, lo aveva avvertito un suo sostenitore come Veltroni, ma la nostra storia ci deve servire per cambiare. E poi l’unità del partito. 

La stretta di mano con D’Alema

Un gesto non di poco conto ,la stretta di mano con Massimo D’Alema, il rottamando numero uno  che Renzi ha detto di non voler candidare al Paralamento europeo. Ma lui sa bene che la formazione delle liste dei candidati non è decisa da un uomo solo sia pure il segretario del partito che ha la maggioranza sia nella assemblea che nella Direzione.  Incassa il sì di Gianni Cuperlo che, dopo tante incertezze, accetta la presidenza del partito. Ma, avverte, e Renzi è d’accordo, continuerà a rappresentare la minoranza del partito. 

La presidenza Cuperlo e l’entrismo dei “giovani turchi

Ancora non si sa bene quale sia la minoranza visto che i “giovani turchi” avevano dato segnali molto chiari di “entrismo”, un posto in segreteria avrebbe fatto loro gola. Abbiamo la sensazione, insomma, che un reale processo unitario sia al di là dal venire. E verrà solo se le posizioni sono chiare,maggioranza e minoranza  , non in relazione ai posti, gli incarichi, ma ai progetti, le idee che  si confrontano ed  hanno uguale diritto di cittadinanza. Costituiscono il terreno di cultura di una reale alleanza. E  nel discorso tante enunciazioni, buoni propositi. Certo è solo l’inizio ma qualche parola in più poteva essere detta.

Per i giovani assunti niente articolo 18

Proprio sabato Cgil, Cisl, Uil hanno dato vita a nuove manifestazioni, annunciano nuove iniziative. Il lavoro non può restare pura enunciazione. Anche perché le idee che il collaboratore numero uno di Renzi afferma, a nome del sindaco-segretario che per i giovani assunti scomparirà l’articolo 18. In caso di licenziamento avranno una indennità. Resterà la tutela solo per i lavoratori  già in attività. Significa ciò che man mano questo storico e significativo articolo è destinata a scomparire. Infine qualche parola sul partito sarebbe stata cosa gradita. Ma forse era chiedere troppo  Questi problemi ai media non interessano. Non fanno titolo. Cosa  cui Renzi tiene moltissimo.

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