Giorgio, il fachiro

 

ROMA – E’ durato meno di ventiquattro ore lo “scoop”di Alan Friedman, giornalista economico, conduttore anche di spettacolini televisivi.

Diventato una specie di agente 007 a caccia delle colpe di quel comunistaccio di Giorgo Napolitano, reo di aver organizzato la caduta del governo Berlusconi, con gran battage pubblicitario affida alle pagine del Corriere della Sera, ben due, una anticipazione della sua ultima fatica spionistica ,un libro , “ Ammazza il Gattoipardo”,edito dallo stesso gruppo editoriale che possiede  il grande quotidiano di Via Solferino, palazzo di recente venduto. Visto che per quanto riguarda l’economia non ne azzecca una che sia una, si è dedicato alla scoperta di segreti della politica e dell’economia. Ma i risultati pare che non cambino.

 

Lo stesso Corriere che l’ha pubblicato smaschera  lo “ scoop” di Friedman 

L’operazione avviene in contemporanea con il Financial Times. Non passa neppure una notte e arriva un editoriale di Massimo Franco il quale smaschera lo scoop. Da notare che Franco è uno dei più autorevoli editoriali del Corriere della Sera e che l’articolo è stato pubblicato sul quotidiano milanese, una clamorosa retromarcia che rende giustizia allo stesso Napolitano. Scrive Franco: “ L’idea che di fronte a una situazione in bilico il Capo dello Stato sondi la possibilità di governi alternativi non deve scandalizzare, ma paradossalmente rassicurare”. Allora vediamo questo “ caso” unico nella storia del giornalismo italiano. Che racconta  Alan di tanto clamoroso che in poche ore occupa tutte le prima pagine dei quotidiani on line? In sostanza afferma che Napolitano avrebbe  organizzato un complotto  per far cadere Berlusconi e portare a palazzo Chigi, Monti.

Le interviste di Monti, Prodi, De Benedetti

L’ex premier,  con tanto di intervista televisiva, riferisce all’autore del libro che qualche mese prima delle dimissioni del cavaliere Napolitano gli avrebbe fatto capire che poteva essere lui a sostituirlo nel caso in cui si verificasse una crisi di governo, vista la situazione pesantissima,siamo al 2011,  in cui si trova il nostro Paese, preso fra due fuochi, quello della Commissione europea che imponeva sacrifici pesanti e la famosa lettera di Draghi che detta le condizioni e la crisi della maggioranza , con la fuoriuscita di Fini e la rissa continua fra l’allora premier e il ministro Tremonti.  In tutti gli ambienti europei veniva  data per carta la fine del governo del cavaliere. Monti di questi ” segnali” arrivati da Napolitano parlò con Prodi e con De Benedetti. Friedman intervista, sempre con telecamera, questi personaggi. Monti racconta, anche un po’gigione, dei colloqui ma, puntualizza, nel comportamento di Napolitano non c’era alcuna “anomalia”. Questi i fatti che scatenano Grillo e i berluscones della nuova  “banda bassotti” raggruppata in Forza Italia con Daniela Santanchè che se, potesse, brucerebbe vivo il Capo dello Stato. Da segnalare la tempestività dell’uscita  del clamoroso “scoop” che guarda caso coincide con la riunione della Commissione parlamentare che stava discutendo la richiesta di impeachment nei confronti del Presidente avanzata dal Cinque Stelle, respinta con l’astensione di Forza Italia..

Pieno rispetto delle norme costituzionali

Ma sorvoliamo per andare alla sostanza. I giornali che fanno capo al pregiudicato si scatenano. Lo stesso Berlusconi in questi mesi ha parlato più volte di un complotto contro di lui, Grillo usa la parola colpo di stato. Nel corso di questi tre anni il Giornale, Libero, meno il Foglio, hanno fatto scorpacciata di  “complotti”. Anche Bruno Vespa ci ha scritto un libro, ma di  complotti non si è visto neppure l’ombra. Nessuno scoop di Friedman. La maggior parte dei media non si fa incantare.

Napolitano, in pieno rispetto della Costituzione, ha fatto quello che doveva fare .Preoccuparsi del presente e del futuro del  Paese, visto che bi governi si fanno per sua nindicazione.Una eccezione, Piazza Pulita. Lo stesso direttore del Tg annuncia che Formigli è in possesso di un documento fornito da Friedman molto importante, uno scoop che si aggiunge alla scoop.

Il “ salotto “ di Formigli con gli scatenati Santanché  e Becchi 

Ci caschiamo anche noi che , per scelta di vita, abbiamo deciso di non seguire più i talk show meglio un cine ,panettone. Il “salotto” oltre al giornalista autore dello “ scoop”, vede protagonisti, Daniela Santanché,  scatenata contro Napolitano, lo vorrebbe dimissionario e se la prende con De Bendetti in particolare accusato m di aggiotaggio, di aver usato informazioni segrete per fare colpi grossi in Borsa; Gomez, direttore del Fatto quotidiano in line, che se la cava ricordando che Napolitano è un ex comunista, stalinista, togliattiano, che volete da lui non ha spirito liberale come me; il professor Becchi, l’ideologo dei Cinque stellati che dopom l’esibizione è stato di nuovo sconfessato da Grillo; Zucconi che per aver preso le difese di Napolitano viene accusato  dall’autore del libro di essere servo del padrone De Benedetti mentre lui è uno spirito libero ,m fa solo giornalismo inchiesta. C’ anche una del Pd, Bonafé, una deputata che più volte chiede al conduttore , Formigli, di raccontare quale era la situazione dell’Italia in quell’anno, della crisi visibile a tutti del governo Berlusconi. Niente da fare se ne parla solo dopo più di un’ora di trasmissione.

Il doppio scoop, va in scena il progetto di Passera

 In compenso Formigli-Friedman annunciano un altro scoop: un programma messo a punto da Passera, presidente allora di Banca Intesa, per affrontare la crisi che era stato discusso con Monti e poi fatto conoscere a Napolitano. Mancava che qualcuno gridasse “tradimento, tradimento” ed eravamo al completo. Il reato? L’aver ricevuto un progetto con buoni suggerimenti, fra l’altro quello di una patrimoniale che avrebbe portato nella casse dello stato 85 miliardi.  Tornando a quegli anni anche Formigli dovrebbe ricordare le interviste di Passera, gli articoli, le sue ricette, i dibattiti che si svolsero in sedi ufficiali, per affrontare la crisi. Dove sta lo scoop? Dimenticavamo

 

 Il costituzionalista Aines: tutti condivisero la scelta di Monti

. A trasmissione in fase molto avanzata  Formigli ha chiesto un parere ad un costituzionalista, Michele Aines. Forse era doveroso chiamarlo, lui o altri, fin dall’inizio della trasmissione. Meglio che niente comunque. In un attimo smonta gli scoop  e sottolinea che Napolitano deve essere un ipnotizzatore, portentoso mago, uno che con gli occhi ti fa fare quello che lui vuole. Visto , dice Aines, che tutti quando si svolsero le consultazioni  ufficiali  si espressero  favorevolmente sul nome di Monti, a partire da Berlusconi. Per un golpista come di fatto, dallo scoop fasullo viene dipinto il Capo dello Stato, un bel merito. Senza alcun spargimento di sangue, senza fare prigionieri. Verrebbe da  dire Giorgio, il fachiro. Ha fatto il suo dovere

 

 

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