Incendio Fiumicino dimostra la carenza di un piano di sicurezza

ROMA – Tutti gli aeroporti devono avere un piano di sicurezza, ma che fine ha fatto quello del Leonardo da Vinci?

Gli incendi che da ieri stanno coinvolgendo le aree immediatamente limitrofe al sedile dell’aeroporto internazionale Leonardo Da Vinci e che hanno aggredito la bellissima pineta di Coccia di Morto sono la dimostrazione drammatica della carenza di un piano di emergenza dal rischio incendi per le aree immediatamente limitrofe all’aeroporto.

Tutti gli aeroporti devono avere un piano di rischio previsto dal codice della navigazione e dal regolamento dell’Unione Europea 139/2014 che preveda anche il monitoraggio delle aree limitrofe ai sedili aeroportuali. Com’è possibile che per il più grande aeroporto italiano, circondato da aree agricole e boschive, non sia stato previsto, tra l’altro in un periodo di grande caldo e siccità e quindi ad altissimo rischio incendi, anche dolosi, un monitoraggio costante delle aree limitrofe?
E’ necessario che Aeroporti di Roma dia una spiegazione su questa grave lacuna. Noi questa richiesta di spiegazioni l’abbiamo inoltrata alla procura di Civitavecchia affinché venga fatta al più presto piena luce.

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