Sinistra italiana, felici e confusi

ROMA – E’ gia caos nella neo formazione parlamentare Sinistra Italiana? pare di sì. E’ bastata, infatti, un’affermazione alquanto azzardata del deputato Stefano Fassina, il quale si è detto  pronto a sostenere  un candidato del Movimento 5 stelle a Roma.

Di sicuro l’uscita discutibile di Fassina non era a titolo personale visto che poco dopo anche Nicola Fratoianni è intervenuto sulla questione spalleggiando il suo nuovo “compagno” di partito: “Il ragionamento di Fassina mi sembra ragionevole e condivisibile. Le alleanze si fanno sui programmi”.  

Inutile dire che la tensione si è diffusa a vista d’occhio creando un vero e proprio parapiglia generale. Non a caso l’intervento di Alfredo D’Attorre cerca di mettere una pezza sulle ipotesi lanciate dal collega, proprio in un momento in cui il mondo politico spesso mostra sfacciatamente le sue profonde contraddizioni.”A Roma siamo in condizioni di avanzare una nostra candidatura nel segno dell’onestà, della vicinanza alle periferie e al mondo del lavoro, di una chiara discontinuità con il disastro che il Pd ha prodotto, qualora se la sentisse Stefano Fassina sarebbe un ottimo candidato”.  

Più cauto il segretario romano di Sel Paolo Cento che dice di essere “pronto a incontrare pubblicamente il M5s, a discutere di programmi in una assemblea pubblica, via streaming”, tanto per far vedere che  anche la sinistra è ormai targata tre punto zero.

E poi: “E’ un interlocutore serio con cui discutere, – aggiunge Cento – ma vanno create le condizioni, che ora non ci sono: uno degli obiettivi è contrastare il ritorno della destra”. Ma non è proprio questa la questione sollevata da Fassina.

A mettere un po’ di ordine  arriva  Adriano Zaccagnini di Sel il quale precisa che “sostenere il M5S a Roma al secondo turno non è la posizione concordata da Sinistra Italiana”. Anzi, aggiunge Zaccagnini: “Sinistra Italiana avrà un suo candidato sindaco e punta a vincere.”

Subito dopo altra bordata, questa volta di Massimiliano Smeriglio, anch’egli neo aderente a Sinistra Italiana e vice di Nicola Zingaretti. “Intanto mi pare tutto piuttosto prematuro”, sottolinea Smeriglio. “Condivido le parole di Fassina, partiamo sempre da programmi e contenuti, ancora di più, spero, partiamo dai valori e dal senso generale che ha il  posizionamento politico”.  E infine: “rispetto al Movimento 5 Stelle, la distanza sui valori è molto evidente”.

Insomma già nati e già in piena confusione. Per fortuna arriva anche la replica del diretto interessato, ovvero del Movimento 5 Stelle, il quale senza mezzi termini fa sapere di essere restio ad ammucchiate o alleanze varie, perfino con Fassina. Anzi aggiungono i pentastellati: “Le alleanze non fanno parte della nostra “indole”. 

Povero Fassina la triste uscita non ha avuto il successo sperato. Magari la prossima volta dovrebbe puntare più alto, magari dicendo che anche il suo partito è disposto a dimezzarsi lo stipendio come i grillini, per dare una prova tangibile di buona volontà e comprensione per coloro che rincorrono da troppo tempo una vita dignitosa. Invece niente. Eppure a fare qualcosa di sinistra ci vorrebbe così poco di questi tempi.

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe