ROMA – “Il nostro è un paese percorso da un fiume sotterraneo che, sempre latente e spesso emergente, dove domina una corrente su tutte le altre: purché ci sia libertà privata si accetta la dipendenza pubblica.
E quindi corruzione pubblica,clientele diffuse,interessi particolari diffusi. Scarsi ideali, scarsi valori, fortemente sentiti ma da piccole minoranze. Il Manzoni, l’autore dei Promessi sposi, romanzo che racconta a suo modo una storia d’Italia, la descrisse così: “Con quel volto sfidato e dimesso/Con quel guardo atterrato ed incerto/Con che stassi un mendico sofferto/Star doveva in sua terra il Lombardo/L’altrui voglia era legge per lui/ il suo fato un segreto d’altrui/la sua parte tacendo servir. Lui sperava di farne un popolo sovrano e in parte quel popolo sovrano è nato. Non è più servo è libero, tutela e lotta per i suoi interessi ma l’interesse generale lo vede assai poco. Lo lascia ad altri,a chi comanda per tutti. Il problema è sapere se chi comanderà tutelerà l’interesse generale o il proprio potere. Questo alla fine sarà solo la storia a dirlo.”Il tema è quello delle dimissioni del ministro Federica Guidi che proviene dalla Confindustria. Riguarda il giacimento petrolifero trovato a ridosso di Corleto Perticara, paese piccola della regione in cui son vissuto fino ai 18 anni, l’aspra Basilicata dove mio padre faceva il giudice istruttore.