Glifosato. Quando le multinazionali dettano legge

ROMA – Continua la polemica sul glifosato, l’erbicida indispensabile alla crescita degli OGM nei campi. Di pochi giorni fa, la notizia che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e la FAO hanno fatto marcia indietro circa la tossicità della sostanza, asserendo che “probabilmente” non è dannoso per la salute annullando, di fatto, la precedente classificazione di “possibile” rischio cancerogeno che gli era stata data.

Fatalità, tutto questo avviene proprio quando la Commissione Europea dovrà rinnovare questa settimana l’autorizzazione all’uso, o meno, dell’erbicida.

A questo proposito ci sembra opportuno riproporre l’intervista al fotografo Pablo Piovano, le cui foto drammatiche testimoniano i risultati di vent’anni di irroramento delle terre argentine, con milioni di litri di agrochimici soprannominati dagli argentini “agrotoxicos” ed i suoi effetti sulle popolazioni contadine.

Accurato, completo sia nella sua ricostruzione storica, sia nell’approfondimento che riguarda il profondo cambio della società rurale argentina a causa dell’uso degli agrochimici. Vengono evidenziate le lotte che si stanno sviluppando tra i grandi proprietari terrieri, appoggiati dalla multinazionale Monsanto, e le popolazioni indigene che vengono scacciate dai loro villaggi dalle acque inquinate dei loro pozzi e dai proprietari terrieri che vogliono anche le loro terre per produrre la tanto redditizia soia OGM. 

La produzione è di AL JAZEERA  per la serie “People and Power” Argentina bad seeds.  Realizzato da Glenn Ellis e Guido Bilbao   

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