Povertà: 1 italiano su 4 a rischio di povertà o esclusione sociale. 1 su 2 al Sud

ROMA – Rimangono allarmanti le stime dell’Istat sulla povertà nel nostro Paese: il 28,7% delle persone residenti in Italia è a rischio povertà o esclusione sociale. Oltre 1 italiano su 4.

Dati che si confermano pressoché stabili rispetto al 2014, ma che segnalano ancora una situazione di forte allarme. Al Sud la situazione precipita: a trovarsi a rischio povertà-esclusione è quasi 1 italiano su 2!

Tutto ciò conferma come il nostro Paese sia ancora arenato in una fase di stallo. Un ulteriore elemento di allarme proviene dall’allargarsi della forbice delle diseguaglianze esistenti tra i redditi dei più ricchi e quelli dei più poveri: dal 2009 al 2014 aumenta la distanza dalle famiglie più ricche, il cui reddito passa da 4,6 a 4,9 volte delle più povere. È evidente come le famiglie continuino a percepire il disagio dettato dalla mancanza di lavoro di figli e nipoti, per i quali devono provvedere al mantenimento (con una spesa che il nostro Osservatorio ha calcolato pari a circa 450 Euro al mese).

Le aziende e gli esercenti, di pari passo, subiscono le conseguenze del calo dei consumi determinato da tale situazione (dal 2012 ad oggi, i consumi hanno registrato una contrazione pari al -10,8%, che equivale ad una minore spesa da parte delle famiglie di circa 76,7 miliardi di Euro). Il risultato è il proseguire di quella spirale depressiva che denunciamo da tempo, fatta di mancanza di lavoro e di prospettive, specialmente per i giovani. Per questo è urgente dare stabilità al Paese per tornare quanto prima ad affrontare il tema del Lavoro, delle opportunità e della crescita. Per avviare quegli investimenti necessari allo sviluppo e alla modernizzazione. Per trainare con decisione l’Italia fuori dagli strascichi di una crisi che ancora non riesce a lasciarsi alle spalle.

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