Trinità de’ Monti, l’orda va affrontata

Dopo un anno di sindacatura, Virginia Raggi, s’è data un bel sette e mezzo come voto convinta di aver fatto più che bene il suo lavoro in Campidoglio. Beata lei. A un anno esatto dalla grande opera di restauro e pulitura fatta con i soldi di un mecenate del calibro di Paolo Bulgari, titolare dell’omonima maison di via Condotti, la scalinata di Trinità de’ Monti è tornata lurida come prima.

Le ragioni sono due: ha dovuto ospitare eventi pubblicitari che il Comune ha autorizzato al termine dei quali si sono trovati guasti e macchie sul travertino che prima non c’erano, e, soprattutto, sui suoi preziosi gradini bivaccano sistematicamente migliaia di turisti ai quali è consentito mangiare la pasta in vaschette di plastica: le comprano al modico prezzo di quattro euro nella miriade di fast-food aperti in tutto il centro storico a iniziativa d’improvvisati ristoratori, per lo più di origine orientale.  E tutto sotto gli occhi miopi dei due vigili urbani di servizio in piazza di Spagna.

D’accordo che Roma, e tutt’Italia, vive di turismo, ma l’orda va affrontata. “Il crollo del livello turistico è impressionante – dice in proposito Gianni Battistoni, storico leader di via Condotti – ma il Comune sembra non accorgersene”. 

Per proteggere Trinità de’ Monti c’è chi vorrebbe mettere il numero chiuso ai turisti, come pensano di fare a Venezia e a Firenze, oppure chiudere la scalinata con due cancellate a monte e a valle. Chi è contrario a simili iniziative dice che basterebbero autentici controlli da parte dei vigili urbani. 

Ma Virginia Raggi “madonnina infilzata, dagli occhi tristi” (copyright Giuseppe Di Piazza) sarà in grado di ottenere dal corpo di polizia  municipale un maggiore impegno? O farà come con l’Ama dalla quale non riesce a ottenere che raccolga davvero i rifiuti? O come fa con l’Atac che nonostante le promesse capitoline è sempre più carente nel servizio pubblico su cui i romani dovrebbero poter contare? 

“Roma è l’unica capitale mediorientale senza un quartiere europeo” (copyright Ennio Flaiano). E ha il sindaco che si merita. Con tutte le conseguenze del caso. 

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