Prima edizione di “Sinfonia d’impresa”, dedicata a Glauco Dei

MONTEPULCIANO – Il 22 settembre alle Cantine Dei di Montepulciano si è svolta la prima edizione di Sinfonia d’Impresa dedicata all’ingegner Glauco Dei, un industriale che ha saputo coniugare cultura, imprenditorialità e gusto del bello.

Voluta fortemente dalle figlie Caterina e Camilla e dalla moglie Annamaria, la serata ha visto la partecipazione di oltre 200 ospiti che hanno potuto degustare il sapore unico di uno dei vini catalogati fra i migliori 50 italiani: La Madonna della Querce, dedicato dalla figlia Caterina al padre e hanno inoltre potuto vivere l’evento all’interno di una straordinaria opera architettonica a forma di chiocciola, realizzata in travertino, settore del quale si occupa la figlia Camilla.  Due eccellenze toscane dalle quali emerge grande professionalità ma anche tanto cuore, che traspare sia da ognuna delle opere monumentali realizzate in tutto il mondo dall’ingegnere del travertino toscano, sia dalle bottiglie di vino che custodiscono fragranze che ben si sposano con le dolci colline dei paesaggi toscani.

A guidare gli ospiti nella vita e nelle opere dell’ingegnere nato a Serre di Rapolano, la musica del  Maestro Vince Tempera che, accompagnato da un quartetto di archi ha fatto attraversare agli intervenuti le più suggestive colonne sonore di film senza tempo. Delicate melodie che in un crescendo di poetiche note sono esplose nel brano:   La vita è bella, cantato da Caterina, che come lei stessa ha spiegato ben descrive lo spirito con il quale Glauco ha sempre affrontato la vita. A partire da La strada di Nino Rota, attraversando Anna di Trovajoli, Il Postino di Bacalov, Giù la testa, Metti una sera, C’era una volta il west di Morricone, Anonimo Veneziano di Stelvio Cipriani, Malafemmina di De Curtis Totò, 7 Note in nero di Vince Tempera, Profondo Rosso dei Goblin, Il Gattopardo e La dolce vita di Nino Rota, 8 e mezzo La passerella di addio, il Maestro Tempera al pianoforte ha raccontato aneddoti con ironia e passione per la musica spendendo parole lusinghiere per il lavoro dell’ingegnere che ha sempre avuto al fianco a propria famiglia, perno e punto fermo di tutta la sua vita. Il racconto musicale è stato accompagnato da documenti storici, fotografie, riprese, filmati, testimonianze introdotte da una commossa Virginia Masoni e condensate in un video realizzato da Canale 3 Toscana, dove è stata sintetizzata la vita e l’opera di Glauco Dei. Emozionante ma scevro da sentimentalismi, è stato poterlo ascoltare nel filmato e assaporare l’entusiasmo con il quale ha sempre affrontato la propria quotidianità e la propria vita.

Nato a Serre di Rapolano l’ingegnere ha seguito le orme del padre Alibrando, ed ha gestito per 50 anni la Travertini Paradiso srl Gruppo Dei di cui adesso si occupa la figlia Camilla. Un passaggio di competenze trigenerazionale che affonda le radici in un passato ancora vivo e presente. In una intervista fatta da Enza Billi a Mauro Berrettini e riportata in “Comunità di mestiere: percorso etnografico sulle cave di travertino di Rapolano Terme” (V. Lusini-Università degli Studi di Siena” si legge: “Lavorare la pietra insegnava certi comportamenti. […] L’uomo attraverso le mani apprende cose che non si possono apprendere con la mente: la grande sapienza delle mani e il rigore del mestiere”.  Antichi mestieri che insegnavano la vita ancor prima del lavoro. Per quello che riguarda il vino, nel 1964, sempre il nonno di Caterina e Camilla, Alibrando, sceglie di acquistare i terreni di Bossona dove viene impiantato il primo vigneto e scopre un luogo straordinario, ideale per la produzione di grandi vini rossi. Negli anni 70 viene l’acquisto della proprietà di Martiena e della Villa padronale. Sarà il 1985 un anno di eccezionale vendemmia, quando la famiglia Dei esce con la sua prima bottiglia di Vino Nobile di Montepulciano. Da oltre 20 anni Caterina è l’interprete di questa tradizione, come si legge sul sito delle cantine.  Un connubio di ricordi, gusti e sapori che hanno messo insieme un’opera unica; quella che lo stesso ingegnere definiva una Sinfonia. A seguire sapori toscani che si sono sposati alle atmosfere magiche della serata regalando agli intervenuti un esempio vivente di ciò che accade quando si riesce ad unire tecnica e cuore.

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