Renzi, Berlusconi giochi finiti. Ci ripensa e risuscita il pregiudicato

ROMA – Settembre 2013 a Porta a Porta,nel salotto di Bruno Vespa, Matteo Renzi, oggi segretario del Pd, intonava il de profundis, politico si intende ,per Silvio Berlusconi. “ Il punto vero-diceva- è che  in qualsiasi quando un leader politico viene condannato con sentenza passata in giudicato la partita è finita.Game over”. Ben detto. Ma distanza di poco più di tre mesi , il sindaco di Firenze, rinnega quanto affermato e , di fatto, dice “ game open”,  riapre la partita e risuscita il pregiudicato.

Stalliere mafioso, frode fiscale , sede del Partito democratico

 In nessun paese democratico al mondo si consentirebbe di varcare la soglia della sede di un partito, per di più di centrosinistra ad un personaggio che è sempre più impegnato nei tribunali della Repubblica. E non perché i magistrati agli ordini dei comunisti, estremisti, di Magistratura democratica,  complottano contro il cavaliere, ma i reati ci sono da vero. La storia dell’ex premier che ha perfino avuto  l’onore di godere delle cure di uno stalliere, noto mafioso,  ma per lui un “ eroe”è costellata di processi, di prescrizioni di reati, quindi c’erano, e poi , un ultimo, una condanna passata in giudicato per un reato fra i più infamanti per qualsiasi cittadino, la frode fiscale ai danni dello stato. Ancor più infamante quando a commetterlo è un politico per tanti anni presidente del Consiglio. 

L’incontro  al Nazareno, un segnale di disprezzo del partito

Matteo Renzi, qualsiasi sia il risultato dell’incontro, a nostro parere, ha commesso un atto gravissimo, uno strappo alla democrazia, un pericoloso segnale di disprezzo nei confronti dello stesso  partito di cui è leader, aprendo le porte a chi dovrebbe essere agli arresti domiciliari o addetto ai servizi sociali,  se la giustizia fosse più rapida. Comunque si tratta di uno che ha dovuto lasciare il posto di senatore ed è interdetto dai pubblici uffici. Non è un caso che la prima riunione della segreteria, più uno staff,l’abbia tenuta non in una sede di partito ma in quella del suo comitato elettorale.  Ci lasciano basiti  le dichiarazioni a sostegno dell’iniziativa del segretario del Pd. Quella più incredibile: ma il cavaliere malgrado le condanne ha avuto il voto di milioni di italiani. A questi dirigenti fa velo la memoria. Proprio nel nostro Paese, o nella vicina Germania, ci sono stati leader che hanno avuto il sostegno di milioni di cittadini. Non c’è bisogno  di ricordare il loro nome.. In Francia Le Pen   ha conquistato tanti voti, ma non crediamo che verrà mai ricevuta in una  sede del Pse.  O  che Obama riceverà alla Casa Bianca un evasore fiscale. Negli States sono molto rigidi a questo proposito.  L’evasione fiscale è  stata utilizzata non a caso per mandare in gattabuia gangster sanguinari, capi mafia e compagnia cantando. Altra giustificazione: ma la riforma della legge elettorale si deve fare coinvolgendo tutti. Essendo materia parlamentare i rapporti si tengono nelle aule  di Montecitorio e di Palazzo Madama.

 

Trattative con  Verdini (Fi) nel sottobosco della politica

 E ci si deve premurare che la maggioranza sia in grado di formulare una proposta da sottoporre alle altre forze politiche. Tanto più quando il presidente del Consiglio è un autorevole dirigente del tuo partito.Infine, il cavallo di battaglia di  Renzi:. tutto alla luce del sole. In realtà stando alle cronache, tutto si è svolto nei sottoscala della politica, in incontri riservati fra “renziani “ e Verdini il quale gioca anche una sua partita all’interno di Forza Italia. Insomma il volto peggiore della politica. Ha qualcosa da dire il professor  D’Alimonte, uno dei più tenaci sostenitori della trasparenza, che si dice  sia stato un  protagonisti,nel nome di Rednzi, di questa trattativa  nel sottobosco ?

Condividi sui social

Articoli correlati