Grecia. Varoufakis chiede di votare no. Dubbi sulla proposta di Tsipras

ROMA – Clima di cedimento nell’aria? Non si sa. Tuttavia fa riflettere la posizione dell‘ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis il quale avrebbe esortato oggi a respingere le proposte fatte da Alexis Tsipras a Bruxelles.

Lo rivela il corrispondente di Liberation per le questioni europee, Jean Quatremer. Notizia riportata anche dal quotidiano francese Le Figaro.

Voci fondate o meno, le affermazioni faranno sicuramente discutere e soprattutto porranno non pochi interrogativi. D’altra parte non solo erano sembrate anomale da subito le improvvise dimissioni del falco della finanza greca Yaroufakis. Ma anche la minoranza di Syriza aveva contestato subito  il pacchetto di proposte che Tsipras ha portato sul tavolo dell’Eurogruppo definendolo non compatibile con il programma del partito.

Insomma, potrebbe essere plausibile un cedimento nei confronti dell’Eurogruppo da parte di Alexis Tsipras  che sta facendo i salti mortali per non scontentare nessuno, i cittadini, la troika e la maggioranza di governo. Un obiettivo delicatissimo che si muove su equilibri già di per sè precari. Le misure su alcuni patrimoni, come per gli armatori andavano sicuramente presi, ma sono le privatizzazioni e le pensioni che a quanto pare destano un certo scetticismo nel partito di governo.

Non è un caso che adesso sia proprio la Germania ad esortare il Parlamento greco ad accettare l’ultimo piano di riforme presentato da Atene, oltre a ricordare che il round di negoziati di domani è ancora aperto. “Sarebbe un primo passo verso l’introduzione di una legislazione sui piani di riforma”, ha affermato Martin Jaeger, portavoce del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che fino a qualche giorno fa aveva dimostrato totale negazione verso le proposte di Tsipras.

Angela Merkel, dal canto suo, ha preferito non pronunciarsi. La cancelliera tedesca intanto prende tempo, aspetta con la solita strategia politica del “no comment”.

C’è però un altro punto fondamentale. Oggi si sono scatenati i sondaggi sulle prospettive greche. Ne è uscito un quadro abbastanza chiaro, che sa quasi di operazione mediatica. Tutti i risultati, infatti, portano la Grecia dritta verso l’Europa con benefici di ogni genere, annessi e connessi.

Addirittura Dimitri Deliolanes, giornalista e autore del libro “La sfida di Atene” con il sottotitolo “Alexis Tsipras contro l’Europa dell’austerità” ha usato toni fin troppi ottimistici per l’accordo, definendo il premier greco un “gigante”. Tuttavia sarebbe davvero deludente scoprire che Tsipras si fosse in qualche modo arreso ai poteri forti, incapace di mediare una partita così importante per il suo Paese e per tutta l’Europa.

D’altra parte, dicono in molti, la proposta greca ricalca parecchio quella presentata dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Quindi il rischio di un’austerity per tutti rimane ancora una delle possibili soluzioni. E questo di fatto cancellerebbe il NO scelto dal popolo greco.

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