Renzi ad Hanoi. La prima volta per un premier italiano

PECHINO – Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi è arrivato a Hanoi, in Vietnam, prima tappa del suo viaggio in Asia che lo porterà in Cina e in Kazakistan.

Si tratta della prima volta di un premier italiano nelal capitale vietnamita dal 1973, quando sono state avviate le relazioni diplomatiche. Renzi verrà accolto con una cerimonia ufficiale al Mausoleo di Hanoi e poi incontrerà il primo ministro Nguyen Tan Dung, il presidente Truong Tan Sang e il segretario generale del Partito comunista vietnamita Nguyen Phu Trong.

Renzi è atterrato alle 15.20 ora locale, le 10.20 in Italia, e la sua prima destinazione sarà il Mausoleo di Ho Chi Mnh. Renzi depositerà una corona di fiori. Il premier farà delle dichiarazioni alla stampa nel pomeriggio. La visita di Renzi, accompagnato da numerosi imprenditori, proseguirà domani con la visita agli stabilimenti della Ariston, nella provincia di Bach Ninh, e della Piaggio nella provincia di Vinh Phue. Il premier ripartirà quindi da Hanoi per la Cina, dove farà tappa a Shanghai e Pechino. Nell’hub finanziario cinese Renzi parlerà ai membri della business community della metropoli riuniti allo Shanghai Italian Center, il padiglione italiano dell’Expo di Shanghai del 2010, alla presenza delle autorità italiane in Cina, tra cui l’ambasciatore, Alberto Bradanini. Per la parte cinese saranno presenti rappresentanti del China Corporate United Pavillion, il terzo padiglione cinese che sarà presente a Expo Milano 2015, oltre a quello governativo e a quello gestito dal gruppo immobiliare Vanke, espressione dei grandi gruppi industriali cinesi.

Al termine dell’incontro con gli imprenditori, Renzi ripartirà per Pechino, dove l’11 giugno prossimo si incontrerà nella Grande Sala del Popolo – il palazzo del Parlamento cinese, che sorge sul lato ovest di piazza Tienanmen – con le tre massime cariche della Repubblica Popolare Cinese: oltre all’incontro con il suo omologo cinese, il primo ministro Li Keqiang, è previsto anche un incontro il presidente e segretario generale del PCC, Xi Jinping, e con il presidente dell’Assemblea Nazionale del Popolo, il parlamento cinese, Zhang Dejiang. A Pechino, Renzi incontrerà anche i partecipanti al Business forum, che riunirà circa cento imprese egualmente ripartite tra italiane e cinesi. Tra i nomi di spicco dell’industria italiana, quelli di Finmeccanica, Unicredit, H3G ed Enel, che ad aprile scorso ha firmato a Pechino un memorandum d’intesa con la State Grid of China, il maggiore distributore di energia elettrica del Paese, per la cooperazione nel campo delle tecnologie Smart Grid per lo sviluppo urbano sostenibile e lo scambio di esperienze nella generazione di energia da fonti rinnovabili. La visita del presidente del Consiglio italiano in Cina si inserisce nella cooperazione tra Italia e Cina nei «quattro pacchetti» oggetto di un memorandum d’intesa firmato a gennaio scorso dell’allora ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, e che si concentrano sulla cooperazione bilaterale sui temi dell’urbanizzazione, dell’ambiente, della sanità e della sicurezza agro-alimentare. Quest’ultimo settore era stato scorso dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, assieme al direttore della China Food & Drug Administration, Yong Zhang, per la cooperazione nei settori della sicurezza alimentare, dei prodotti farmaceutici, dei cosmetici e dei dispositivi medici.  Il presidente del Consiglio ripartirà giovedì mattina per il Kazakistan, terza e ultima tappa del suo viaggio asiatico prima del rientro in Italia. Nel Paese eurasiatico, anch’esso strategico per gli investimenti italiani, Renzi incontrerà il presidente Nursultan Nazarbayev nel bellissimo resort di Burabay, a 250 chilometri da Astana, dove il leader kazako è impegnato in quei giorni nel Foreign Investor Council, prestigioso consiglio presieduto dal presidente, del cui board fanno parte i principali investitori stranieri in Kazakistan. 

Condividi sui social

Articoli correlati