Maltempo. E’ emergenza continua, serve un piano straordinario subito

ROMA – Ormai l’emergenza per il maltempo è diventata drammatica normalità per l’Italia che è sommersa dal fango e il dissesto idrogeologico stanno devastando la Liguria, nuovamente Genova, la Lombardia, il Piemonte con molti fiumi e torrenti che hanno esondato, provocando gravi danni.

Di fronte a questa guerra che la natura ha dichiarato all’uomo è necessario dare una risposta di riconciliazione. Le azioni urgenti che vanno immediatamente realizzate sono il ripristino naturale del reticolo idrografico. In molti casi i corsi d’acqua sono stati cancellati, perché intubati, cementificati o deviati. Vanno ripristinate serie distanze di sicurezza tra l’edificato e il corso d’acqua. Non come ha fatto la regione Liguria che con delibera n.3 del 14 luglio 2011 ha autorizzato nei centri urbani l’edificazione dai corsi d’acqua a solo te metri di distanza. Va restituita la capacità di assorbimento dell’acqua da parte dei terreni aumentando le aree destinate al contenimento. Asfalto e cemento hanno impermeabilizzato vaste aree del nostro territorio.

Di fronte a questa emergenza, è necessario che prima il Consiglio dei ministri e poi il Parlamento si riuniscano d’urgenza per approvare un piano straordinario ed urgente per la difesa del suolo: servono piccoli interventi e piccole opere che possono fare la differenza e mettere in sicurezza il territorio. Questi eventi dovrebbero far comprendere anche che la politica energetica del governo che si vuole basare sul petrolio va cambiata perché l’energia fossile è la maggiore responsabile dei cambiamenti climatici e di questi estremi eventi meteorologici.

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