Landini, riunificare il mondo del lavoro. I cambiamenti dal basso

ROMA – Landini parla e lo fa in maniera forte e chiara in una siotuazione occupazionale divenuta intollerabile.

“La Confindustria in accordo con Renzi, e per la prima volta per legge, sta cancellando i diritti, fino al diritto di coalizione”, tuona il leader della Fiom durante la trasmissione In Mezz’ora andata in onda su RaiTre.  “Il sindacato non deve essere un partito – aggiunge – . Non voglio fare un partito ne’ uscire dal sindacato”, ma “riunificare il mondo del lavoro”.  Per Landini si tratta di “una aggregazione sociale con una funzione politica” per battere le iniziative del governo e di Confindustria “che hanno tolto diritti a tutti. Vogliamo mettere insieme tutti i lavoratori dipendenti e autonomi, oggi divisi”. “La forza di Renzi è frutto anche degli errori e delle cose non fatte dai sindacati e dalle forze prima, non da quello che sta facendo lui. Io e i lavoratori cambieremo il Paese più di Renzi”. E infine: “Io non giro blindato, vado sui treni, parlo con le persone e potrei raccontare episodi di disagio di ogni genere. Il problema che io vedo – aggiunge – è che la gente si sente da sola e molto spesso non è in grado di organizzarsi per poter dire la sua e affermare un’altra idea sociale. Non è vero che questo governo ha il consenso, sono balle”.

E a chi aveva avanzato l’ipotesi che Landini volesse fare un partito, risponde: “Il sindacato non deve essere un partito e io non voglio fare un partito e uscire dal sindacato. Ma il sindacato deve essere un soggetto politico”. E ancora: “Coloro che pensano che l’obiettivo sia quello di fare un partito non stanno capendo nulla di quello che sta succedendo, quelli che stanno in buona fede. Quelli che stanno in malafede pensano che stiamo facendo qualcosa nel loro perimetro, ma io non accetto di giocare nel perimetro che vuole qualcun altro”.

“Ieri -dice ancora Landini– doveva essere un inizio di discussione. Il mio problema non era la reazione del Partito democratico. Faccio il sindacalista e la coalizione sociale parte dal sindacato, io voglio che si riformi il sindacato”. Quanto al rapporto con la segretaria della Cgil Susanna Camusso, “finora stiamo stati assieme e abbiamo intenzione di proseguire assieme”.

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