Scuola. Migliaia di studenti in piazza contro il governo

ROMA – In oltre 100 mila hanno gremito oggi più di 70 piazze in tutta Italia per manifestare contro le politiche scolastiche del Governo Renzi e dire “No” al Referendum costituzionale.

Il bilancio della giornata di mobilitazione degli Studenti italiani è stato fatto dall’Unione degli Studenti che hanno di fatto rilanciato la stagione di mobilitazione. A fare eco agli Studenti medi anche quelli delle università. “In piazza oggi siamo scesi anche noi Studenti universitari per denunciare con forza come ad un continuo smantellamento del welfare si affianchi una stretta antidemocratica inaccettabile, come evidenziato dagli effetti della riforma costituzionale che abbiamo analizzato dentro le nostre università negli ultimi giorni”, ha dichiarato Andrea Torti, coordinatore di Link Coordinamento Universitario. Lo stesso Torti ha poi voluto esprimere “un rifiuto generalizzato delle politiche del Partito Democratico così come di una riforma costituzionale autoritaria”. 

“Non siamo piu’ disposti ad accettare voti di fiducia e deleghe in bianco sul nostro futuro, e siamo determinati a riscrivere tramite forme collettive di consultazione i diritti di una generazione che li ha visti tagliati tutti negli ultimi anni”. “A conclusione del corteo – dichiara Francesca Picci, coordinatrice dell’Uds – abbiamo voluto rilanciare la nostra campagna ‘Stiamo Diritti – Students’ (R)evolution’, che si intensifichera’ nelle prossime settimane portando in tutte le scuole una discussione tra gli Studenti su quelli che sono i nostri bisogni materiali”. Con gli Studenti medi anche gli universitari, che hanno sfilato per “denunciare con forza come ad un continuo smantellamento del welfare si affianchi una stretta antidemocratica inaccettabile, come evidenziato dagli effetti della riforma costituzionale che abbiamo analizzato dentro le nostre universita’ negli ultimi giorni”. Lo sostiene Andrea Torti, coordinatore di Link Coordinamento Universitario che rimarca l’intenzione di proseguire la campagna “per una legge di iniziativa popolare sul Diritto allo studio, sulla quale stiamo raccogliendo le firme in tantissime citta’”

La giornata di oggi rappresenta per gli organizzatori “un segnale importante al premier, che solo negli ultimi giorni aveva espresso la volonta’ di ‘riprendersi le scuole’ tramite i giovani del Partito. Le piazze odierne – continuano – dimostrano che le scuole e le universita’ del nostro paese sanno molto bene da che parte stare, esprimendo un rifiuto generalizzato delle politiche del Partito Democratico cosi’ come di una riforma costituzionale autoritaria”. “Noi Studenti per il No abbiamo vissuto oggi una prima tappa di un percorso anche mobilitativo per affermare che non ci stiamo piu’ a chi crede di imporre sulle nostre teste una serie di scelte antipopolari cosi’ come negli ultimi anni e’ avvenuto” Afferma Martina Carpani, coordinatrice della Rete della Conoscenza. “Il nostro percorso – continua – verra’ rilanciato fin da subito, e ci appelliamo a tutte le forze sociali che stanno organizzando la campagna per il No, per la costruzione di una giornata di mobilitazione popolare nella data indicata dai comitati per il 29 Ottobre, giorno in cui Renzi ha chiamato il fronte del Si’ ad un momento pubblico a Roma”.

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