La terra trema ancora nel centro Italia. Paura e nuovi crolli

ROMA —Alle 7:40 una scossa violentissima del 6.5 ha svegliato l’Italia.  L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) parla infatti di uno sciame a “grappolo” localizzato nella zona al confine tra Marche e Umbria. L’epicentro non è ancora localizzato precisamente anche se le province più colpite sono quell di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno. La scossa è stata avvertita in tutta Italia ed è secondo gli esperti la più forte nella sequenza sismica cominciata il sisma di magnitudo 6,0 del 24 agosto scorso: ”non c’e’ una norma, sappiamo che in passato sono avvenute cose simili”, ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). 

Anche per un altro sismologo dell’Ingv, Alberto Michelini, “in Italia purtroppo questi eventi accadono con una certa frequenza, che si protrae nel tempo con terremoti di intensita’ uguale o piu’ forte. Bisogna sempre stare allerta”. Il fatto che oggi sia avvenuto un terremoto piu’ forte rispetto a quelli registrati a partire dal 24 agosto – ha aggiunto – indica che il sistema di faglie aveva accumulato abbastanza energia elastica nelle rocce e che la sta rilasciando”.  

Si sono registrati diversi crolli nel centro Italia, specialmente nelle zone già colpite in precendenza.  A Tolentino 3 persone sono state estratte vive dalle macerie. Fortunatamente non si sono registrate vittime, almeno finora.

Lo sciame è iniziato il 24 agosto

Ormai l’Italia vive nella paura da 66 giorni. Tutto e’ cominciato il 24 agosto, quando la scossa di magnitudo 6.0 alle 3.36 rade al suolo Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. I tre paesi a cavallo tra Lazio e Marche sono stati i piu’ colpiti dalla scossa con epicentro fu localizzato ad Accumoli a una profondita’ di 9 chilometri. Il bilancio e’ stato di 298 morti, centinaia di feriti e migliaia di sfollati. Il governo ha stimato i danni in 4 miliardi di euro. Quell’evento disastroso e’ stato seguito da una serie interrotta di repliche, molte con magnitudo superiore a 4, mentre la macchina della Protezione civile girava a pieno regime per assistere la popolazione, trovare soluzioni abitative di emergenza, censire i danni, valutare l’agibilita’ degli edifici rimasti in piedi. Le tendopoli erano state appena svuotate quando il 26 ottobre il Terremoto ha colpito di nuovo con violenza: una “doppietta sismica”, come l’hanno definita i geologi. Prima scossa di m,agnitudo 5.4 alle 19.10 con epicentro tra Camerino, nelle Marche, e Gualdo Tadino, in Umbria, localizzato precisamente a Castelsantangelo sul Nera, gia’ devastato dal sisma del 24 agosto. Poche ore dopo, la seconda forte scossa: sono le 21.18 quando la terra trema ancora con epicentro a Ussita, nelle Marche, e magnitudo 5.9. Nuove devastazioni si aggiugono a quelle gia’ prodotte dal Terremoto del 24 agosto. Non si fa in tempo a contare i danni: oggi la nuova scossa di magnitudo 6.5. 

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