ROMA - La vicenda di Bruno Cacace, 56 anni, e Danilo Calonego, 66, i due italiani rapiti in Libia insieme a un canadese vicino all'aeroporto di Ghat, resta avvolta nel mistero; e 24 ore dopo il sequestro avvenuto nel profondo sud del paese, poco distante dal confine con l'Algeria e il Niger resta l'ansia.
BAGHDAD - Il Dipartimento di Stato Usa ha confermato il rapimento di tre cittadini americani ad al Doura, quartiere a sud della capitale irachena Baghdad.
NEW DELHI - Ennesimo atto riprovevole in India, dove due bambine, una di 2anni e mezzo, l'altra di 5 anni, sono state rapite e stuprate in due episodi separati ieri a New Delhi. Lo riferiscono i media indiani.
ROMA - Sono almeno 90 i cristiani caldei rapiti dai miliziani dell’Isis nel nord-est della Siria. I miliziani jihadisti hanno incendiato una delle chiese più antiche del Paese, a Tel Hermez, e hanno rapito i cristiani nella stessa provincia di Hassakeh, sulle colline nel nord-est. In cambio del loro rilascio, hanno chiesto la liberazione di prigionieri in mano ai peshmerga curdi, minacciando altrimenti di ucciderli. A riferirlo è l'Osservatorio siriano per i diritti umani.
Resta alta in Messico la tensione sulla vicenda dei 43 studenti di Iguala uccisi alla fine di settembre. Per denunciare la vicenda, i familiari dei ragazzi scomparsi hanno organizzato delle “Brigate informative” che percorreranno gli Stati principali del Paese. “Vogliamo le prove, che ci mostrino le prove che i nostri figli sono morti. Per noi sono vivi.
La rabbia contro le istituzioni cresce ancora in Messico, dove dimostranti hanno bloccato l’accesso all’aeroporto della località balneare di Acapulco, nello stato di Guerrero, ed hanno affrontato la polizia che tentava di fermarli.
CITTA' DEL MESSICO - Sono stati uccisi e bruciati i 43 ragazzi scomparsi in Messico, a rivelarlo il procuratore generale, Jesus Murillo Karam. “Sono conscio dell'enorme dolore che produce questa notizia", ha detto Murillo, sottolineando che formalmente gli studenti saranno considerati "desaparecidos” finché non si potranno identificare i loro resti.
Nessuna libertà in Nigeria per le 219 studentesse rapite da Boko Haram. Mai concluso l’accordo per il loro rilascio tra la presidenza nigeriana e miliziani islamici. La smentita è arrivata attraverso un video diffuso da uno dei leader del gruppo che dal 2010 è nella lista statunitense delle organizzazioni terroristiche. Le liceali si sarebbero, inoltre, convertite all’Islam e sposate. Un’intesa ‘‘storica’‘ era stata annunciata dalle Forze armate della Nigeria circa due settimane fa per un cessate il fuoco con i rappresentanti del gruppo jihadista.
Se stai leggendo queste poche righe, forse è perché stai riponendo attenzione a tematiche legate alla crescita personale, forse ti stai ponendo un nuovo obiettivo, forse stai pensando di attuare...
Motivazioni di una rock band dal successo eterno