Associazione a delinquere per ec vicepresidente Piccolo (Pdl) e di altre 57 persone

Frode fiscale da 80 milioni di euro



ROMA – Associazione a delinquere e finanziamento illecito ai partiti. Sono questi i principali reati contestati dalla Procura di Roma nell’atto di chiusura indagini nei confronti dell’ex vicepresidente del Consiglio comunale della capitale del Pdl Samuele Piccolo e di altre 57 persone. Secondo i magistrati sarebbe stata compiuta una frode fiscale da 80 milioni di euro.

Il deposito degli atti in genere prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Oltre a Samuele Piccolo rischiano il processo il padre Raffaele e il fratello Massimo. La frode fiscale da 80 milioni di euro sarebbe stata compiuta attraversa una fitta rete di società utili per creare finti crediti di Iva e drenare i fondi delle stesse aziende e cooperative. Le contestazioni per il gruppo Piccolo fatte dai pm Mario Palazzi, Paolo Ielo e Barbara Sargenti ricostruiscono tutta l’attività che sarebbe stata posta in essere
da Massimo Piccolo e dagli altri.

Per Samuele Piccolo sono tre gli episodi di finanziamento illecito di cui è chiamato a rispondere. In pratica sarebbe stata finanziata la sua attività politica con i fondi sottratti alle società del gruppo gestito dal fratello. In particolare sarebbero state pagate cene promozionali oltre all’avvio di un call center utilizzato per la campagna elettorale scorsa e costato oltre 120mila euro.

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