Biblioteche di Roma a rischio per i tagli della Giunta Alemanno. Primi impegni del Comune

ROMA – “Per mettere in sicurezza il Sistema Biblioteche di Roma Capitale  servono 21 milioni di euro, per avere un futuro serve un progetto e un’idea sulla politica culturale della città”. Questo- rende noto un comunicato della Funzione pubblica Cgil -hanno chiesto i dipendenti dell’Istituzione Biblioteche di Roma, riuniti  in assemblea nel cortile dell’Assessorato alla Cultura. I tagli della giunta Alemanno hanno costretto l’Istituzione a lavorare potendo spendere ogni mese solo 1/12 di 14 milioni.

L’Assessore Flavia Barca è intervenuta all’assemblea comunicando che sono stati recuperati 4 milioni e che è impegnata a garantire le risorse necessarie alla piena funzionalità del Sistema Biblioteche. Hanno partecipato all’assemblea anche le Presidenti delle Commissioni Cultura (Michela Di Biasi) e Turismo (Valentina Grippo), che hanno assicurato sostegno alla ricerca delle risorse ancora mancanti. In coda all’assemblea l’Assessore Barca ha ricevuto la delegazione sindacale. Nel verbale dell’incontro è prevista l’istituzione di un tavolo di confronto per affrontare le crisi del settore ma non la garanzia che i 3 milioni che mancano verranno ripristinati nel 2013.

Questo significa che, se non si trovano le risorse indispensabili per far fronte alle spese fino a fine anno, così come comunicato dalla stessa Istituzione Biblioteche, dovranno essere tagliati pagamenti di forniture e servizi (con conseguente chiusura di strutture) e sono a rischio le stesse spese per il personale.

Auspichiamo che il sindaco Marino non smentisca se stesso apportando tagli ai servizi culturali. Se l’Amministrazione non interverrà infatti alcune biblioteche saranno chiuse e questo è un segnale inquietante, visto che si tratta dei presidi culturali di frontiera che svolgono un’importante funzione anche in alcune degradate periferie della nostra città.

Per impedire che ciò avvenga, promuoveremo un appello da sottoporre alla firma dei cittadini, degli utenti delle biblioteche e di personalità della cultura e metteremo in essere tutte le forme di lotta che decideremo con lavoratori e cittadini a salvaguardia del servizio e dei diritti di chi lavora. 

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