Capitolini in sciopero. L’assemblea si trasferisce in piazza. Nieri convoca li tavolo di confronto

ROMA – Tre ore di sciopero dei lavoratori del Comune di Roma con assemblea convocata in una sala del Campidoglio, quella del Carroccio. I rapporti  fra i sindacati, Fp-Cgil, Cisl, Fp e Uil-Fp  e la nuova Amministrazione non sono dei migliori.

E’ difficile anche avviare un concreto confronto sui tanti problemi aperti, una politica per ol personale, sulla quale aprire i necessari tavoli. Da qui la decisione di sciopero e l’assemblea dei capitolini. Si capisce subito che la sala del Carroccio non ha la capienza necessaria per contenere i lavoratori che arrivano da tutti gli uffici. Saranno< più di due mila, l’assemblea si svolgerà all’aperto, in piazza. Forse è la prima volta che i sindacati si trovano ad affrontare buna situazione di emergenza, in senso positivo, con una partecipazione molto larga sia alla sciopero sia alla riunione.

I danni provocati dalla politica clientelare della Giunta Alemanno

C’è tanto malumore fra i capitolini. Gli anni della Giunta Alemanno hanno lasciato il segno, la politica clientelare ha provocato danni , creando fasce di disagio fra gli stessi lavoratori e nel rapporto con i sindacati, dissestando la macchina comunale, una struttura complessa che funziona se il rapporto vertici-base è trasparente, visibile, positivo. Una macchina che ha bisogno di  essenziali riforme, di un confronto serrato e concreto tra l’Amministrazione e i sindacati. L’assessore Nieri in una nota ha annunciato che per il 6 novembre è \convocato il tavolo di confronto come richiesto dai sindacati.

 

Di Cola ( Fp-Cgil)- una straordinaria partecipazione dei dipendenti comunali

Stamani la piazza del Campidoglio ha subito una “invasione “pacifica.Tre ore filate , parlano i dirigenti sindacali. “Straordinaria partecipazione dei dipendenti capitolini all’assemblea indetta unitariamente– ha sottolineato il segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola – Nessuna sala comunale può contenere le oltre duemila persone che si sono radunate ora sulla piazza del Campidoglio”. L’assemblea, è “all’aperto per rivendicare il rinnovo dell’integrativo, un piano di assunzioni per i precari, vincitori di concorso e valorizzazione del personale di ruolo – sottolinea Di Cola – una politica su cui confrontarsi su sicurezza, servizi sociali, educativi e scolastici, attività culturali. I dipendenti comunali pretendono risposte”.  E se non ci saranno verranno messe in atto nuove iniziative, nuove mobilitazioni. Fra i motivi della protesta anche il ricorso alle consulenze esterne. Il segretario della Uil funzione pubblica,Francesco Croce, parla di “tradimento di Marino e delle sue promesse  sul personale fatte in campagna elettorale.  “ Aveva promesso una netta frenata sulle consulenze esterne a favore della valorizzazione degli interni” e chiama in causa l’ assessore al personale e vicesindaco Luigi Nieri e il direttore generale delle risorse umane”.  

Marino risponde alle critiche sulle assunzioni di “ esterni”

Mentre era in corso lo sciopero il sindaco Marino intervistato da Radio 2 rispondeva alle critiche. “Ho preso 75 persone , in un’azienda, il Comune di Roma, che ha 60mila dipendenti, la Fiat in Italia ne ha 20mila. Parliamo di circa cinque persone di fiducia per ognuno tra sindaco e i 12 assessori: serviranno per governare tutti quei 60 mila. Si può fare sì o no? Io penso di sì”. Ed arrivava subito dopo l’assemblea anche una nota di Luigi Nieri, una apertura nei confronti dei sindacati. “Comprendo le giuste rivendicazioni dei dipendenti e delle organizzazione sindacali che li rappresentano- afferma- per 5 anni è mancata un’attenta politica per il personale. Da parte di questa amministrazione i dipendenti riceveranno sempre la massima attenzione e disponibilità al confronto. Siamo perciò pronti a discutere le questioni aperte dai Sindacati e dai dipendenti durante l’assemblea di questa mattina in Piazza del Campidoglio. Il tavolo del confronto sindacale è convocato per il prossimo 6 novembre e, in quella sede, discuteremo con le rappresentanze dei lavoratori di tutte le iniziative e misure utili a perseguire la miglior valorizzazione del personale capitolino”.

Il vicesindaco: Stiamo lavorando ad un adeguato piano organizzativo

“Stiamo lavorando a un adeguato piano di riordino organizzativo in grado di valorizzare il fondamentale contributo dei dipendenti di Roma Capitale. Senza di loro, molto semplicemente, non esiste Roma Capitale. E’ evidente che al centro di questo progetto c’è la salvaguardia di ogni livello occupazionale e retributivo. L’ho già detto e lo ribadisco con forza: gli stipendi dei dipendenti comunali – già troppo bassi a causa di politiche nazionali sbagliate, che negli anni hanno colpito senza criterio e in maniera indiscriminata i dipendenti della PA – non saranno toccati – aggiunge Nieri – stiamo valutando in che misura il Decreto 101 possa sostenere l’amministrazione nella ricerca delle soluzioni di alcuni annosi problemi, a cominciare dal precariato. A tale proposito valuteremo, insieme ai Sindacati, tutte le priorità da affrontare. Resta evidente che siamo ancora in attesa di nuove norme nazionali che riconoscano a Roma Capitale il suo ruolo e le peculiarità di un’amministrazione con migliaia di dipendenti, anche tenendo conto delle prerogative dimensionali e strategiche della Capitale “, conclude Nieri.

 

 

 

 

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