Multiservizi. Lavoratori occupano aula Giulio Cesare

Foto Agenzia Dire

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ROMA – Al grido di “tavolo subito” e intonando ”Bella ciao” una ventina di lavoratori della Roma Multiservizi hanno occupato l’aula Giulio Cesare, costringendo il presidente Valeria Baglio a interrompere i lavori sul bilancio.

I dipendenti della partecipata di secondo livello del Campidoglio – che detiene il 51% della società tramite l’Ama – si sono seduti in terra per protesta all’interno dell’area riservata al Consiglio al termine dell’incontro avuto con gli assessori Paolo Masini, Estella Marino e Silvia Scozzese e con il coordinatore della maggioranza, Fabrizio Panecaldo, con l”obiettivo di “avere garanzie sui nostri posti di lavoro”.

Riunione da cui però “non è uscita alcuna soluzione, anzi ci hanno detto che ci daranno un’altra data per incontrarci di nuovo”. Secondo i lavoratori, però, “la trattativa è qui, davanti a voi, vergognatevi”, hanno detto rivolgendosi ai consiglieri.

“Questa è interruzione di pubblico servizio. Se non liberate subito l’Aula dovremo procedere all’identificazione e alla denuncia di tutti coloro che stanno bloccando i lavoro”. Lo ha detto il presidente dell’Assemblea capitolina, Valeria Baglio, rivolta ai lavoratori della Roma Multiservizi che stanno occupando l’Aula, spiegando loro che “gli assessori Masini e Marino sono tornati per incontrarvi e vi stanno aspettando in Protomoteca insieme ai capigruppo di maggioranza”.

Nonostante i ripetuti appelli del presidente Valeria Baglio e anche dell’assessore Paolo Masini, che è arrivato personalmente in aula Giulio Cesare per invitarli a lasciare l’occupazione e a riprendere il tavolo tecnico, i lavoratori della Roma Multiservizi non si muovono dall’Assemblea capitolina, e ora si sono ”schierati” occupando gli scranni riservati ai consiglieri dell’opposizione. A quel punto Masini ha desistito, lasciando l’Aula, e il presidente Baglio, dopo aver chiesto ai vigili di identificare i manifestanti, ha convocato immediatamente una conferenza dei capigruppo d’urgenza e l’ufficio di presidenza.

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