Stop al cemento. Domani mobilitazione popolare a idifesa del parco archeologico Ardeatina Antica

ROMA – “Domani 25 giugno in via della Cecchignola (fronte casa cantoniera) dalle ore 18.00 avrà luogo una festa di mobilitazione popolare con spettacoli, musica dal vivo, dibattito e cena bio per rilanciare con forza la nostra denuncia a tutta la Città contro lo scempio del paesaggio in atto su via della Cecchignola”.

Lo annuncia in una nota il Coordinamento Agro Romano Bene Comune. 

“Con l’iniziativa ARCHEO PARCO FEST – prosegue la nota – vogliamo contrastare, attraverso la partecipazione popolare il criminale accordo di programma tra Regione Lazio e Comune di Roma  denominato “Cecchignola Ovest”, e le altre lottizzazioni “Colle delle Gensole” e “Prato Smeraldo”, tutte frutto delle sciagurate compensazioni di Tor Marancia, che prevedono la devastazione del paesaggio e l’edificazione di autentici ecomostri in  una vasta area di altissimo pregio storico-naturalistico. Di fronte al ritrovamento della via Ardeatina Antica, straordinaria testimonianza della città antica, ribadiamo a gran voce che l’immediata  sospensione dei lavori, il blocco di tutti i cantieri e dei permessi di costruire è l’unica soluzione praticabile accompagnata da un provvedimento di tutela di tutta l’area attraverso l’ampliamento del Parco regionale dell’Appia Antica e la tutela integrale e definitiva della valle del Fosso della Cecchignola – battaglie storiche già sostenute da oltre 16.000 firme di cittadini –  e dall’istituzione del parco archeologico dell’Ardeatina Antica. Del resto – prosegue la nota di Agro romano bene comune – il fatto che l’operatore economico impegnato nell’edificazione a dicembre sia finito sul giornale nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale è motivo di per se sufficiente a sospendere i lavori al fine di procedere  ad ogni opportuno controllo da parte della magistratura e del magistrato Alfonso Sabella, Assessore capitolino alla legalità. “Con l’ ARCHEO PARCO FEST – conclude la nota del Coordinamento – vogliamo finalmente innescare la presa di coscienza da parte dei cittadini perché questa battaglia deve necessariamente coinvolgere attivamente la gente dei quartieri in quanto la salvaguardia del paesaggio va a beneficio di tutti e specialmente delle generazioni future”.  

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