Petizione al comune di Roma. Anche le scuole cattoliche devono pagare l’Ici

ROMA – Dopo la sentenza della Cassazione che impone alle scuole cattoliche di Livorno di pagare l’ICI, il governo e tutti i comuni modifichino il regolamento IMU e rimuovano l’esenzione dal pagamento per tutti gli enti religiosi gestori di servizi educativi-scolastici dall’infanzia all’università.

E’ questo l’obiettivo espresso in una petizione popolare che sta circollando in queste ore sul web e chiede al sindaco Ignazio Marino di modificare il proprio regolamento e far pagare anche agli istituti religiosi la tassa.

Infatti, con le sentenze 14225 e 14226 depositate l’8 luglio, la suprema Corte di Cassazione ha riconosciuto la legittimità della richiesta dell’ICI (ora IMU) avanzata nel 2010 dal Comune di Livorno agli istituti scolastici del territorio gestiti da enti religiosi. Si tratta della prima sentenza a livello nazionale che riguarda immobili di questa tipologia, destinati ad uso scolastico-educativo, che fa definitivamente chiarezza sulla legittimità di tali pagamenti tributari da parte degli enti religiosi.

È la stessa legge istitutiva dell’IMU a prevedere che si debba versare il tributo per il possesso di qualunque immobile, terreno o area edificabile. Per questo la Suprema Corte ha chiarito che gli Enti Religiosi proprietari di immobili devono pagare l’IMU poiché gli utenti della scuola paritaria pagano un corrispettivo per la frequenza di tale attività che risulta quindi essere a carattere commerciale.

“È vero – riporta l’appello –  che la nostra Costituzione dice che l’insegnamento privato è libero, ma ciò deve avvenire senza oneri per lo Stato e le Amministrazioni pubbliche. Pertanto, anche alla luce della citata sentenza, proseguire nell’esenzione del pagamento dell’IMU da parte degli Enti religiosi apparirebbe come una palese forma di finanziamento indiretto con risorse sottratte all’Erario e quindi in violazione della Costituzione. L’organizzazione di servizi educativi-scolastici a fronte del pagamento di rette di frequenza rappresenta un’attività imprenditoriale in piena regola e sui ricavati di questa attività, dovrebbe essere resa la dichiarazione dei redditi da impresa e pagate le imposte sull’imponibile annuo.

L’esenzione del pagamento dell’IMU da parte degli Enti religiosi lede un principio invalicabile: i contribuenti pagano le tasse locali solo in virtù dell’obbligo a concorrere alle spese per la gestione dei servizi pubblici (trasporti, pulizie, acqua, etc.) non per finanziare attività private.

Firma La Petizione

Condividi sui social

Articoli correlati