Discarica Divino Amore. Il Presidio rilancia la protesta, i cittadini rispondono

La priorità è chiudere la discarica per sempre e bonificare l’area

ROMA – L’avevano ipotizzato in molti che prima o dopo il problema della discarica del Divino Amore si sarebbe ripresentata. E così è stato.

L’allarme lanciato da Alessandro Lepidini,  Presidente della Commissione ambiente mobilità e perifierie del IX Municipio, non appena acquisita la determinazione sulla valutazione dell’impatto ambientale è stato prontamente condiviso e raccolto dal Presidio No Discarica Divino Amore, lo stesso che lottò nel 2013 contro l’ampliamento della discarica di Via Ardeatina e da sempre impegnato nella difesa del territorio, indicendo un’assemblea sabato. Centinaia di cittadini hanno aderito all’iniziativa, durante la quale  la comunità locale è stata informata circa i nuovi codici Cer autorizzati nella discarica esistente dell’Ecofer, tra i quali 58 altamente pericolosi. 

Insomma, il pericolo non è affatto passato e questa volta i cittadini non vogliono soccombere da una scelta calata dall’alto che minerebbe la salute e l’ambiente in un quadrante romano di estrema importanza. “…si è discusso delle criticità relative all’ipotesi di ampliamento dei codici CER tra i quali alcuni pericolosi ed  in particolare di alcune importantissime osservazioni dell’Arpa Lazio che meritano approfondimenti, dei dubbi sulle eventuali contaminazioni delle falde da CFC e della presenza di liquidi che non dovrebbero esserci tra i teli di tenuta”, afferma il capogruppo di Forza Italia del IX Municipio Massimiliano De Iuliis. E poi: “Solo questo avrebbe meritato la sospensione del procedimento di VIA, come richiesto in estate da una Risoluzione del Municipio, ma purtroppo la Regione Lazio ha emesso questo primo parere. Domani mattina si replica incontrando l’onorevole Renato Brunetta che gia è stato un protagonista della precedente battaglia del 2013”.

“Nessuna divisione politica” tiene a sottolineare De Iuliis. Un appello condiviso anche da  Lepidini, consigliere democratico, il quale, dopo avere trasmesso il verbale dell’Arpa Lazio del gennaio 2015 al Commissario straordinario della Capitale Francesco Tronca e alla Regione Lazio, rilancia l’adozione da parte del IX Municipio una interrogazione allo stesso Tronca.

“La priorità è accertare l’eventuale contaminazione, – afferma Lepidini – scongiurare ogni perciolo per la salute piubblica e avviare, qualora ricorrano i presupposti, la bonifica.  In questa fase – conclude il consigliere dem – con l’Aia in scadenza, proveremo a chiudere questa discarica che costituirà sempre una terribile minaccia per il nostro territorio con il rischio di provocare irreversibili danni ambientali a quest’area particolarmente pregiata dell’agro romano”.

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