Muore a sei anni di varicella. Medico rischia l’accusa di omicidio

ROMA – È morta alla tenera età di sei anni di varicella. Un decesso provocato dall’assunzione di una dose di eccessiva di cortisone prescritta dal medico per curare una dermatite.

Sotto accusa un nefrologo del Policlinico Umberto I, Riccardo Lubrano, il quale decise la terapia. Il medico ora rischia di finire sotto processo con l’accusa di omicidio colposo dopo la chiusura indagine disposta dal pubblico ministero Mario Ardigò.

La tragedia risale al 24 aprile del 2014 quando Aisha Dazzazy, figlia di una coppia di marocchini residenti in Italia dal 1994, spirò all’ospedale Bambino Gesù dove i genitori – rappresentati dall’avvocato Marcello Marino — l’avevano portata quindici giorni prima, in seguito all’affioramento di numerose bolle sul corpo della piccola.

Purtroppo lo sfogo era varicella zoster giunta a uno stadio incurabile. A causarla, come ha stabilito il consulente della Procura Luigi Cipolloni, fu la decisone dell’indagato di curare uno sfogo comparso a fine marzo con una medicina a base di cortisone. In un primo momento la bimba fu trattenuta presso il Policlinico, da dove fu dimessa il 12 aprile per la scomparsa della dermatite, poi riapparsa sotto forma di varicella, secondo la Procura dovuta appunto al cortisone.

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