Delirio maltempo a Roma – IL PUNTO

Strade trasformate in fiumi, semafori in tilt, settemila fulmini caduti, stazioni della metro inagibili, tram bloccati, seminterrati invasi dall’acqua, pendolari bloccati e spesso impossibilitati a raggiungere il posto di lavoro. Una giornata nera per la capitale che si e’ svegliata sott’acqua. Un violento nubifragio che e’ anche costato la vita ad un uomo, un cingalese di 33 anni morto nell’allagamento di un seminterrato in una villetta in via di Castelporziano all’Infernetto.

Una giornata caratterizzata dai disagi sia per i romani sia per i pendolari che ogni mattina arrivano nella capitale per lavoro o studio. Problemi per gli automobilisti rimasti bloccati a causa delle strade trasformate spesso in corsi d’acqua e del traffico in tilt, sia per i pedoni che in diverse zone della citta’ si sono trovati a camminare su marciapiedi sommersi dalla pioggia. A chi ha scelto il trasporto pubblico non e’ andata meglio. Una situazione che in serata sta tornando alla normalita’.

Una situazione di forte emergenza che il sindaco di Roma, Gianni Alemanno ha definito “imprevista” perche’ “bollettini meteo e protezione civile indicavano ieri temporali sparsi nel Lazio e non piogge torrenziali. Si tratta di qualcosa totalmente imprevedibile. Ho dovuto chiedere stato di emergenza e calamita’ naturale”. Il primo cittadino ha anche aggiunto: “Siamo di fronte a una calamita’ naturale e quindi dobbiamo dichiarare lo stato d’emergenza e fronteggiarla. E’ come se fosse un terremoto”.

Migliaia le chiamate di cittadini in difficolta’ arrivate a vigili del fuoco, carabinieri, polizia e 118 impegnati per tutto il giorno in interventi di soccorso: dalle scuole alle abitazioni private. Circa trecento gli alunni della scuola elementare e materna ‘don Gioacchino Rey’, al Quadraro nella Capitale, colpita da un violento nubifragio questa mattina, evacuati dai carabinieri. I ragazzi sono stati prima trasferiti nella palestra e poi sono stati contattati i genitori. La scuola completamente allagata e’ stata chiusa.

Intervento simile nella scuola elementare in viale Don Pasquino Borghi nella zona di Spinaceto, dove gli agenti del Reparto Volanti hanno fatto uscire i ragazzi di alcune classi. A causa dell’abbondante pioggia infatti, si e’ temuto per il crollo di un solaio da dove fuoriusciva l’acqua piovana infiltratasi.

Sono stati invece gli agenti del Commissariato Porta Maggiore e Torpignattara a intervenire in via Lodovico Pavoni dove una donna era rimasta bloccata in casa con una bimba di 2 anni e non riusciva a mettersi in salvo. I poliziotti, una volta giunti, sono riusciti ad entrare soccorrendo prima la donna e poi la bimba che in lacrime era rimasta adagiata su di un lettino con l’acqua che era arrivata al materasso.

A Roma nell’arco di 3 ore, secondo il Centro funzionale della Protezione civile della Regione Lazio, sono caduti in media 120 mm di pioggia. Un nubifragio di portata eccezionale che secondo la Protezione Civile di Roma e Lazio non si verificava da oltre 50 anni. “L’ultima pioggia di questo ordine di grandezza, di questa intensita’ su Roma si e’ verificata nel 1953 – spiega il responsabile del Centro funzionale regionale della Protezione civile del Lazio, Francesco Mele – quando si e’ avuta alla stazione pluviometrica del centro della citta’ una cumulata di 127 mm d’acqua in 3 ore. Un fenomeno quindi di tale portata non si verificava da circa 60 anni, imprevisto ed imprevedibile”.

Impossibile al momento, secondo Alemanno, quantificare i danni. “E’ stato attivato un numero verde – ha spiegato il primo cittadino – per sapere quali sono i danni dei privati. Dal punto di vista dei danni pubblici, si tratta piu’ che altro di interventi di Protezione Civile. Pero’ quello che dobbiamo sapere sono i danni alle famiglie e alle imprese e da questo punto di vista dobbiamo avere dei segnali chiari”.

Una giornata che si e’ caratterizzata anche per le polemiche politiche sulle responsabilita’ dei danni. Il nubifragio che oggi ha colpito Roma e’ arrivato anche alla Camera. A Montecitorio il capogruppo della Lega Marco Reguzzoni si e’ associato alla solidarieta’ alle vittime non rinunciando pero’ all’affondo contro la Capitale. ”Ci sono ottomila comuni in Italia, – ha detto – l’unico che non puo’ lamentarsi per i fondi e’ proprio Roma”.

Tante le critiche mosse dall’opposizione che in aula Giulio Cesare in Campidoglio, ha protestato aprendo gli ombrelli “contro l’indifferenza del sindaco e della Giunta per i gravi disagi patiti dai cittadini e per la mancata manutenzione preventiva delle infrastrutture di scolo dell’acqua piovana. La protesta ha avuto lo scopo di richiamare l’attenzione del Sindaco e della Giunta sulla necessita’ di avviare un piano straordinario di manutenzione di fossi, tombini e caditoie”

Critiche a cui ha replicato la municipalizzata Ama smentendo che “l’intasamento delle caditoie sia dovuto alla presenza di foglie sul manto stradale. E’ del tutto evidente, in ogni caso – ha comunicato Ama in una nota – che i disagi sono dipesi esclusivamente dalla straordinaria intensita’ delle precipitazioni”.

Quattrocento le famiglie a rischio evacuazione all’Infernetto, quartiere romano del XIII Municipio, lo stesso dove e’ morto l’immigrato cingalese. “Secondo i vigili del fuoco ci sarebbero 400 abitazioni inagibili, altrettante famiglie potrebbero essere evacuate”, ha spiegato il presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani, aggiungendo che “e’ ancora presto fare una stima dei danni causati dal nubifragio ma sicuramente si tratta di cifre rilevanti”.

Il sindaco Alemanno ha chiesto che “siano avviate le necessarie indagini per verificare se i locali della villetta a schiera di Castelporziano, affittata alla famiglia dello Sri Lanka, fossero idonei per la locazione e pienamente agibili secondo le norme anti infortunistiche”. L’amministrazione capitolina si e’ incaricata di sostenere le spese del funerale di Sarang Perera, vittima del nubifragio.

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe