Roma violenta. Rapina alla gioielleria e al supermercato. Ferito il direttore

ROMA – Ancora una rapina a Roma, la seconda in 24 ore. Dopo la gioielleria a Piazza di Spagna alcuni malviventi hanno preso di mira il supermercato Todis nel quartiere di Casal de Pazzi.

Il direttore ha tentato di fermarli, ma è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco alla gamba, partito dopo una collutazione con i due rapinatori. Un terzo li attendeva all’esterno a bordo di una Fiat 500. I tre dopo aver prelevato a i soldi dalle casse si sono dileguati.

Prima di questo colpo un altro allarme era scattato nel centro storico della capitale e precisamente in Via Vittoria tra via del Babuino e via del Corso, dove tre stranieri probabilmente dell’est, sono riusciti a rubare gioielli per un valore di 600 mila euro. Tre uomini vestiti con cappotti si sono introdotti nella gioielleria e hanno minacciato con una pistola e legato le commesse, prima di mettere mani sul bottino. Secondo gli esperti il piano era stato pianificato nei minimi dettagli.

Intanto i commercianti della capitale dimostrano una certa preoccupazione per la crescente criminalità. “Ci allarma il fatto che in pieno giorno e in pieno centro storico si possa perpetrare una rapina con queste caratteristiche. Ad eccezione dei furti da Cartier e Capuano, cosiddetti furti di destrezza, questo genere di rapine in stile anni Settanta negli ultimi anni si erano molto diradate». Lo afferma il consigliere delegato alla sicurezza di Confcommercio Paolo Paolillo. «I gioiellieri vivono sempre con l’angoscia e lo stress delle rapine – prosegue Paolillo – ma abbiamo paura che la situazione di relativa ‘tranquillità degli ultimi anni possa essere rotta. Con l’arrivo del nuovo questore Tagliente – precisa – la collaborazione dei commercianti con le forze dell’ordine è aumentata e confidiamo che questi rischi possano essere arginati. Nel corso del 2011, secondo quanto riferito appena ieri dallo stesso questore, nel territorio di Roma e provincia si sono registrate una ventina di rapine alle gioiellerie. Certo è che fin quando non ci sarà certezza della pena per i malfattori le nostre paure continueranno a sussistere».

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