Giuseppe Pignatone, un procuratore “antimafia” per la Procura di Roma

Il Consiglio superiore della magistratura ha nominato Giuseppe Pignatone capo della Procura di Roma. La nomina di Pignatone, attualmente procuratore a Reggio Calabria e’ stata votata all’unanimita’ dal plenum del Csm.

L’assemblea di Palazzo dei Marescialli ha approvato la proposta della quinta Commissione, per il conferimento degli incarichi direttivi che ha scelto Giuseppe Pignatone “per essere il candidato piu’ idoneo, per attitudini e merito, al conferimento dell’ufficio direttivo a concorso”. Il suo profilo, si legge ancora nel documento, “dimostra con palese evidenza il possesso di doti attitudinali e di merito di eccezionale valenza”. La delibera ricorda poi il parere attitudinale specifico espresso dal Consiglio giudiziario di Reggio Calabria che descrive “la figura di un magistrato assolutamente eccezionale”.

Pignatone, 63 anni, in magistratura dal 1974 dopo un inizio come pretore a Caltanissetta, ha svolto gran parte della sua carriera a Palermo prima come sostituto procuratore poi come procuratore aggiunto, dal 2008 e’ alla guida della Procura di Reggio Calabria. Tra le piu’ importanti indagini alle quali ha collaborato il documento ricorda quelle finalizzate alla cattura di Giovanni Brusca, che hanno consentito di scoprire il piu’ grande arsenale di Cosa nostra a San Giuseppe Jato e nel corso delle quali venne anche scoperto il nascondiglio dove fu segregato e poi ucciso il piccolo Giuseppe Di Matteo.

Ancora, l’interrogatorio del collaboratore di giustizia Baldassarre Di Maggio e le conseguenti indagini avrebbero poi portato alla cattura di Salvatore Riina e quelle che hanno poi consentito l’individuazione del primo nucleo di responsabili della strage di Capaci.

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