Tassista aggredito rischia di perdere un occhio

L’uomo ha ricevuto la visita del vicesindaco Sveva Belviso

 

Il vicesindaco di Roma, Sveva Belviso, ha fatto visita questa mattina presso l’ospedale San Camillo Forlanini, nel reparto Chirurgia maxillo facciale, al tassista aggredito l’altra notte.

“L’ho trovato molto giu’, assolutamente avvilito- ha detto- Una bravissima persona che si e’ trovata coinvolta in un atto di follia di un uomo. Lui stesso mi ha detto ‘Mi sono girato e sono stato colpito da una follia difficile per me da poter credere’. Il volto e’ coperto, la parte dell’orbita sinistra in particolare, l’occhio e’ tumefatto”.

Ad accompagnare il vicesindaco, racconta romacapitalenews.com, il direttore generale dell’ospedale San Camillo, Aldo Morrone. Ieri il tassista e’ stato trasferito all’ospedale Oftalmico dove ha avuto un primo intervento chirirgico atto a ricostruire minimamente le lesioni per tamponare gli eccessi di fuoriuscita di sangue, per poi essere trasferito al San Camillo dove ha avuto dei controlli da parte degli oculisti. “Ora sta facendo una visita specialistica- ha proseguito la Belviso- per approfondire la diagnosi e capire se si potra’ salvare l’occhio. Questa e’ oggi la sua grande preoccupazione, legata naturalmente al suo lavoro, preoccupazione del futuro se non riuscira’ a salvare la vista”.

“A breve fara’ un esame specifico per l’ecografia del bulbo e valutare il danno del nervo ottico- ha detto ancora il direttore Morrone- Dopo verra’ fatto un nuovo consulto per valutare la funzionalita’ della vista. Non credo ci sara’ bisogno di un’operazione di ricostruzione del viso- ha concluso- C’e’ bisogno dell’operazione per la riduzione della frattura e poi di valutare la funzionalita’ del nervo ottico e quindi l’eventuale perdita o meno della funzione dell’occhio”.

“Cerchiamo di essere positivi- ha aggiunto ancora il vicesindaco- e speriamo di cuore vada bene l’intervento di lunedi’ prossimo e che il tassista aggredito mantenga la funzionalita’ oculare e il ripristino della funzione visiva. Se cosi’ non dovessere essere, un impegno sicuramente di Roma Capitale sara’ dargli una mano, magari trovare insieme qualcosa che lui possa fare”.

“Gli oculisti del San Camillo hanno fatto una prima visita e sono stati meno pessimisti sulla capacita’ residua eventuale dell’occhio rispetto alla visita fatta ieri. Noi esprimiamo tutta la nostra solidarieta’ sia a lui sia alla moglie, a cui ho lasciato i miei riferimenti nel caso ci fosse la necessita’ di un sostegno psicologico in un eventuale danno grave all’occhio, ma anche se non fosse cosi’ grave noi siamo a disposizione”.

“Lui ha scelto il turno di notte perche’ come papa’ attento di famiglia vuole stare piu’ tempo possibile con la moglie e i bambini- ha concluso la Belviso- Ha chiesto di non essere visto da media e fotografi perche’ ha due bambini piccoli e vuole essere lui a raccontarlo ai suoi figli”.

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe