Batterie e corrente: la rivoluzione delle quattro ruote

La rivoluzione delle auto elettriche non è stato affatto un fenomeno separato. Si tratta, piuttosto, di un evento che sta cambiando e cambierà completamente il modo di pensare la locomozione su quattro ruote.

Ciò che le auto elettriche hanno fatto è impostare uno standard, dettato non solo da esigenze ambientali ma anche e soprattutto da sistemi di sicurezza sempre più avanzati ed efficaci. Il progressivo abbandono dei veicoli a carburante, per adesso appena accennato, tra qualche anno sarà un’esigenza dettata dalle sempre maggiori performance che vengono richieste alle vetture.

Sembra un paradosso?

Si stenta a credere che una vettura elettrica possa surclassare in potenza una vettura a carburante, ma i numeri parlano chiaro: a parità di cilindrata un’auto elettrica è decisamente più efficiente e, di conseguenza, più performante.

Motore elettrico vs motore a scoppio

Ha potuto vantare di oltre un secolo di onorato servizio, il motore a scoppio. Si può a tutti gli effetti dire che abbia messo in moto tutto il mondo, ma adesso è arrivato, ormai, al passaggio del testimone.

Un motore a scoppio, infatti, se lo si osserva dal punto di vista energetico, è estremamente inefficiente. Dell’energia sprigionata dalla combustione del propellente, infatti, circa il 50% viene disperso sotto forma di calore.

Questo comporta che un’auto con motore a scoppio, se portata a pieno regime (le tempistiche per portare un auto a pieno regime variano da modello a modello, ma si tratta comunque di accelerazioni lente) può vantare da circa 1.500 a 8.000 giri al minuto, per i motori più performanti.

Un’auto elettrica, invece, virtualmente ha accelerazione massima, pari alla velocità di crociera. Un motore elettrico, infatti, eroga subito la massima coppia, ovvero può raggiungere la massima velocità non appena viene erogata corrente.

Ovviamente questo non si traduce mai in accelerazione istantanea in quanto l’attrito gioca sempre un ruolo fondamentale. 

Oltre a ciò, un motore elettrico può facilmente raggiungere i 10.000 giri al minuto, surclassando un motore a scoppio anche di ottima fattura.

Dallo scoppio all’elettrico: fabbisogno energetico

Il passaggio dallo scoppio all’elettrico vero e proprio, tuttavia, non lo sta compiendo la richiesta di maggior efficienza del motore quanto, piuttosto, requisiti sempre maggiori in termini di disponibilità di energia elettrica da parte delle auto.

I nuovi sistemi di sicurezza (ABS, TCS e ESP), già resi obbligatori nella maggior parte del mondo per i veicoli di nuova immatricolazione, infatti, fanno leva sui sempre più sofisticati computer di bordo. Si tratta di sistemi che, all’interno dell’economia energetica della vettura, sono vero e proprio sanguisughe di corrente.

Le vetture elettriche, sotto questo punto di vista, si presentano già pronte al passaggio in quanto capaci di equipaggiare batterie ad elevata capienza, come le batterie agm di Rs Components, e presentano sistemi di bordo già adatti a queste nuove soluzioni.

Meno variabili, maggior controllabilità e tenuta di strada più sicura sono le parole d’ordine di questa nuova rivoluzione che ha come protagoniste le vetture elettriche.

L’ibrido: il periodo di transizione

All’interno di questa rivoluzione in atto, nulla meglio dell’ibrido testimonia questo inevitabile passaggio.

La vettura ibrida si inserisce in quel solco tracciato in precedenza dalle vetture a GPL che, a tutti gli effetti, hanno rappresentato una rivoluzione mancata.

Le vetture ibride ricalcano il solco delle vecchie auto a GPL ibride, stavolta facendosi portavoci di un cambiamento che non è solo economico, ma performante ed ecologico. Le carte in tavola ci sono ed il movimento ha iniziato ad essere messo in moto.

Gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per il 2050 ormai sono resi noti: abbattere le emissioni di CO2, aumentare i sistemi di sicurezza sulla strada e puntare tutto sull’elettrico.

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