Non solo coaching: la leadership personale

Siamo abituati ad avvicinare il termine leadership al mondo del lavoro, politico o più in generale ad un concetto di ruolo in un contesto dai perimetri ben delineati, su cui una persona si concentra e dà il meglio di se, quasi sempre dove si sente più confidente di riuscire. 

La riflessione di oggi nasce da una domanda che mi è stata fatta questa settimana, cosa fa di una persona un vero Leader?

La leadership generalizzata prevede lo sviluppo e la crescita di capacità utili ed applicabili a tutte le sfere della vita di una persona. Saprà dare il giusto valore a tutti gli aspetti. Egli userà la comunicazione efficace così come nel suo ambiente professionale anche con i familiari, riuscirà a relazionarsi con gli altri gestendo il proprio stato d’animo e trovandosi a suoi agio con quello degli altri in ogni ambito, gestirà il suo tempo curandone la qualità per se stesso e per chi si relaziona affettivamente con lui, ecc… 

Questa sarebbe stata la mia risposta razionale, tuttavia, la mia risposta di pancia, nel momento della domanda, è stata un’altra e faceva riferimento ad una citazione zen, letta qualche giorno fa, che mi ha molto colpito: 

“Non chiuderti, non chiudere, non farti chiudere”

Un Leader non si chiude: non si chiude davanti ad una sconfitta, non si chiude quando si trova nel mezzo di un conflitto, non si chiude ed ascolta opinioni diverse e distanti dalle sue, non si chiude nelle difficoltà ma coglie l’opportunità che vi si cela, non si chiude quando riceve un no, non si chiude nei pregiudizi, non si chiude nella celebrazione di se stesso, non si nasconde dietro un dito, non si dedica solo ad un aspetto della propria vita. 

Un Leader non chiude: non chiude nessuno all’angolo ma sa comunicare in modo efficace e costruttivo un feedback meno positivo, non chiude la porta alle possibilità di crescita dei suoi collaboratori, non chiude la mente a nuove idee o possibilità, è sempre predisposto all’ascolto.

Un Leader non si fa chiudere: non si fa mettere all’angolo, non si sente a disagio quando qualcuno lo provoca ma risponde in modo assertivo ed efficace, non si sente minacciato dalle avversità, non cede alle minacce ma dà il giusto significato e valore agli eventi.  

Provo a volgere in positivo tutto ciò: un Leader si sente a proprio agio in tutte le sfere della sua vita perché ha maturato una sana consapevolezza del proprio valore e di quello degli altri, tanto da sentirsi bene e di vedere bene gli altri, tanto da potersi relazionare alla pari, tanto da non giudicare né se stesso né gli altri, tanto da dare sia a stesso che agli altri le stesse opportunità in tutte le occasioni di dialogo, confronto e condivisione.

Se le tue azioni ispirano gli altri a sognare di più, imparare di più, fare di più e diventare di più, sei un leader.

JOHN QUINCY ADAMS

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