La Magia del Coaching e l’Expecto Patronum!

Facendo seguito ad una serie di considerazioni lette sulle riviste, fatte da alcuni personaggi del mondo dello spettacolo, indicative di tanta confusione sul contesto del coaching, colgo questa occasione come opportunità per raccontare cosa è il coaching e cosa non è.

Sulla storia del coaching abbiamo condiviso già un po’ di tempo fa alcune riflessioni (https://www.dazebaonews.it/italia/societa/coaching-cafe/item/43026-ma-il-coaching-quando-e-dove-nasce.html), così come ci siamo già soffermati a parlare dell’etica del coaching e delle associazioni che delineano le linee guida e orientano i professionisti del coaching (https://www.dazebaonews.it/italia/societa/coaching-cafe/item/42164-coaching-e-etica.html ), oggi affrontiamo il tema dal punto di vista del servizio che i Coach offrono, partendo dal chiarire intanto cosa non è: Il Coaching non è una consulenza psicologica o quant’altro di assimilabile, Il Coaching non è una Consulenza in cui il Coach fornisce soluzioni.

Allora cosa fa un Coach? ll Coach mette a disposizione la metodologia (io ad esempio seguo quella di John Whitmore e il suo metodo GROW), le sue capacità, le competenze e l’esperienza per accompagnare le persone verso la costruzione di un piano strategico rivolto al raggiungimento di obiettivi concreti. 

Il Coaching per le Aziende , ad esempio, è un servizio dedicato all’ottimizzazione delle attività sia dal punto di vista qualitativo che delle performance. Assimilando l’azienda ad un team della F1, il Coach in azienda si propone per mettere a punto il “motore” e trasformare il team, che partecipa assieme al pilota alla gara, in una squadra ad alta efficacia, non solo efficienza, sviluppando le capacità del singolo e la sinergia tra le persone, con l’obiettivo di arrivare al massimo risultato che si può ottenere dall’asset scelto per la competizione in atto.( https://www.dazebaonews.it/italia/societa/coaching-cafe/item/39760-coaching-per-le-aziende-il-motore-della-trasformazione.html =

Il coaching non è una stregoneria e il Coach non usa strumenti come bacchette magiche, carte, preghiere, pendoli per aiutare i suoi clienti ad ottenere benefici o scacciare malefici. 

Come si sceglie un qualunque altro professionista tipo avvocato, dentista, pediatra, ingegnere, medico, ecc. siamo tenuti a scegliere, anche nell’ambito del coaching un servizio di qualità e di alta competenza e soprattutto professionisti che conoscono il perimetro e l’ambito della professione. Esistono strutture che assicurano questo attraverso percorsi formativi e di accreditamento specialistici, controllo, linee guida e codice etico. Ad esempio ICF Italia è un’associazione riconosciuta dal MISE, così come altre, ed il chapter Italia della più grande e la più antica al mondo tra le associazioni di Coach professionisti.

La norma UNI 11601 definisce i requisiti del servizio di coaching certificabile in accordo alla norma di accreditamento ISO 17065. Secondo essa sono sati definiti i requisiti affinchè Il servizio offerto da un Coach possa essere definito in linea con dei livelli di qualità importanti. Esistono quindi degli enti certificatori, esterni alle associazioni, che seguono il processo di certificazione della norma UNI 11601. L’Ente di certificazione è demandato a verificare se il coach (singolo professionista) o la società di consulenza, o la scuola di coaching, eroghino il servizio in modo conforme ai requisiti della norma specifica. Non è una norma che certifica il professionista, per ora, ma un punto di partenza frutto di lavoro di associazioni e professionisti del settore. 

Inoltre la professione del Coach è un’attività professionale regolamentata dalla legge 14 gennaio 2013 n.4.

Insomma, fare il Coach non è proprio una passeggiata di relax. Le maggiori Associazioni riconoscono solo scuole che preparano Coach seguendo delle linee guida specifiche e non sono percorsi di breve durata, ma impegnano i professionisti in un percorso di studi con relativo esame finale. Per non parlare della continua formazione richiesta agli iscritti di questa associazione, dai quali si pretende di mantenere alti gli standard della professione anche con aggiornamenti continui. 

Detto questo cosa è il coaching?

Il Coaching è una Relazione di Collaborazione tra un Coach e un’organizzazione o una persona che usufruisce dei servizi e vi aderisce volontariamente. Attraverso un processo di scoperta, la scelta di obiettivi, la ricerca di Soluzioni da parte del Cliente (Sponsor e risorse coinvolte) ed Azioni Strategiche portate avanti dal Cliente (tutte le risorse coinvolte) stesso, si giunge alla realizzazione dei risultati preposti. Durante il Processo il Coach stimola e accompagna il Cliente nella Sua Ricerca.

Viene richiesto al Cliente: un obiettivo da raggiungere, un risultato da conseguire, un cambiamento da attuare, la volontà di raggiungimento dello stato desiderato, impegno nello svolgere le attività concordate in sede di sessione di coaching.

Un Coach professionista conosce bene il suo perimetro di intervento e non influenzerà mai un suo Cliente nelle scelte e decisioni. Se esiste una magia nel Coaching è proprio questa e sta proprio nel fatto che il Coach ha fiducia nelle potenzialità del suo Cliente e sa che quest’ultimo prenderà decisioni sane e giuste per se stesso, e da se troverà la strada migliore per arrivare agli obiettivi che desidera. La magia del coaching sta nelle scoperte che il Cliente farà attraverso il processo di sviluppo che, potenziando le sue capacità, gli offrirà l’apertura a nuove possibilità

Comunque se poi si preferisce rivolgersi ad un guru o ad un mago, è sempre una scelta, ma per favore non chiamatelo Coach!

Diffidate quindi delle imitazioni e dotatevi di una bacchetta magica solo se siete capaci di eseguire l’incanto “ Expecto Patronum” (rif. Harry Potter https://www.pottermore.com/explore-the-story/expecto-patronum ) per tener lontano i “dissenatori” o qualunque persona si spacci per un professionista senza titoli ed esperienza.!!!!

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