Coaching: cosa è e a chi è utile

Liberare le potenzialità di una persona perché riesca a portare al massimo il suo rendimento; aiutarla ad apprendere piuttosto che limitarsi ad impartirle insegnamenti. ( Whitmore, 2006 ) 

Con questa frase John Whitmore, uno tra padri fondatori del coaching, definisce in modo chiaro l’essenza del coaching. Vediamo invece la definizione classica del coaching che la descrive come una relazione tra un professionista coach ed un suo cliente (persona, azienda) basata su una partnership e dove il processo portato avanti tra i due interlocutori, è rivolto al raggiungimento di obiettivi, decisi in modo consapevole, alla scelta di azioni, da parte del cliente, che responsabilmente andrà a compiere. 

Il coaching accompagna nella focalizzazione efficace di cosa si vuole davvero ed è utile a sé stessi, nella propria sfera personale, o professionale, nella propria organizzazione o nei team, e permette di crescere in modo consapevole e responsabile per attuare cambiamenti desiderati. 

Una metodologia che stimola processi creativi, l’osservazione da punti di vista diversi e massimizza il proprio potenziale, anche quello non ancora emerso o individuato, sfruttando al massimo le proprie possibilità. 

Il cliente del coaching è capace di autodeterminare le proprie scelte in modo autonomo e senza influenze, come tale troverà la sua individuale e originale strada per arrivare a ciò che vuole ottenere. 

Il Coach, di fronte al suo cliente spegne il suo pensiero, che attua il giudizio, solo questo permetterà la crescita del proprio cliente che sarà accolto con fiducia attraverso l’ascolto e la presenza. Il Coach saprà di non conoscere la soluzione a cui arriverà il Cliente, ma lo stimolerà sempre alla ricerca di quella che davvero lo porterà al successo. 

Cosa è davvero il coaching? Un viaggio di scoperta o riscoperta, ogni percorso un’opera unica irripetibile, una relazione sana senza influenze, un percorso dove entrambi gli interlocutori esplorano sentieri mai conosciuti. 

Quali sono i campi di applicazione del coaching? 

Percorsi di crescita personale, percorsi di sviluppo professionale, percorsi dedicati alle aziende di ogni dimensione, per le singole risorse, i team, i manager e sport. 

In tutti i casi il coaching accompagna a stabilire i propri obiettivi concreti, diventare consapevoli della propria situazione attuale rispetto a questi obiettivi, individuare ostacoli alla propria realizzazione per determinare come superarli, assumere la responsabilità dell’eventuale cambiamento, determinarlo attraverso azioni concrete scelte in modo consapevole.

Nei prossimi appuntamenti esploreremo tutti i settori di applicazione per chi avrà piacere di saperne di più. 

Ma lasciatemi esprimere cosa è per me il coaching davvero. E’ quella luce che si accende negli occhi della persona che ho davanti, nel momento in cui accede ad una intuizione nuova, che la porterà ad esplorare il suo mondo con occhi diversi. 

Creare consapevolezza e responsabilità è l’essenza di un buon coaching. Sir John Whitmore 

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