Blog di Caterina Carbonardi
Mi chiamo Caterina Carbonardi e sono Life & Business Coach – Associated Certified Coach presso La International Coaching Federation. PIU' INFO
Laureato in Economia Aziendale ed abilitato all'esercizio della professione di Promotore finanziario; dal 2001 sono contabile alla Camera dei deputati. Prima di approdare a Montecitorio sono stato ragioniere:
alla Presidenza del Consiglio; al Comune di Napoli; in una cava di inerti.
Ma sono stato anche Funzionario dell'Unione europea e arbitro nazionale di pallacanestro.
I dati Istat sull’occupazione pubblicati oggi vanno letti e compresi con particolare attenzione. Nonostante un piccolo aumento dei disoccupati sono infatti dati leggermente positivi, è solo necessario approfondirne i contenuti.
La Commissione Europea ha pubblicato nei giorni scorsi due documenti molto importanti per il nostro Paese con cui si annuncia l’inizio di una procedura di infrazione per i disavanzi eccessivi basata sul debito. E’ la prima volta che un Paese subisce questa procedura quindi cerchiamo di capire a cosa sia dovuta questa decisione.
Sono stati resi noti i dati Istat sull’andamento del fatturato e degli ordinativi dell’industria. Cosa significano questi dati? Come si leggono e come si interpretano?
Ci si potrebbe quasi regolare l’orologio sul ciclo circadiano delle discussioni in tema di pensioni. Che rientrano in ballo ogni volta che si comincia a discutere di coperture, di fondi, insomma di soldi pubblici.
La Curva di Laffer è la curva che lega il totale delle entrate di un Paese alla sua pressione fiscale.
Cominciamo con una precisazione estremamente importante. Il recente annuncio di Mario Draghi riguarda la fine del Quantitative easing da parte della BCE entro la fine di quest’anno. La BCE quindi completerà i suoi acquisti netti a dicembre. Ma va sottolineato come ciò non significhi affatto la fine degli acquisti, questi continueranno ancora per anni ma saranno pari all’entità dei titoli che man mano andranno a scadenza e saranno quindi rimborsati.
Un pezzo stimolato da un articolo di Handelsblatt. Cosa causerà il prossimo fallimento della Germania? Uno dei Paesi con la maggiore storia recente di default ripetuti e reiterati, la Germania, è protagonista di una simpatica discussione tra chi segue i bilanci pubblici degli stati europei.
Interessanti i dati relativi alla crescita dei Pil nei Paesi europei nel primo trimestre del 2018. Si conferma una buona crescita per l’area Euro, una crescita in accelerazione per la Grecia ed asfittica per l’Italia.
Lo spread, la differenza di rendimento tra i titoli di stato italiani e quelli attualmente di riferimento, quelli tedeschi, ha comodamente preso possesso del centro palcoscenico, luogo dove resterà nei prossimi mesi. E visto che spesso, quando si parla di spread, si sente ripetere la litania “la Grecia è vicina” è forse il caso di notare come ormai la domanda relativa all’andamento degli spread italiano e greco non è più se avverrà il sorpasso, ma quando.
Colpisce sempre la ormai macroscopica differenza tra la narrazione a proposito del Pubblico Impiego e la realtà descritta dai numeri
Partecipando al fenomeno delle reti umane è inevitabile trovarsi spesso legati a certi nodi voluti con forza dalla condivisione. L’abbraccio emotivo con gli individui sparsi per il mondo è indubbiamente...
La scrittura di Erri De Luca è da sempre impregnata di vita vissuta, di immagini, di profumi e ricordi; è una tessitura fortemente autobiografica che diviene, in alcuni casi, solco...
Il Giappone vince ancora e il summit mondiale in Slovenia vota “no”. «È un’enorme delusione - spiega Kitty Block di Humane Society International - hanno vinto nuovamente quelle nazioni con un...