Brutto voto in classe: adolescente afferra il taglierino e si taglia le vene

UdS: ripensiamo la valutazione, non vogliamo essere puniti nelle scuole ma imparare a vivere

Prende un brutto voto a scuola e si taglia un polso con la lama di un cutter: è successo ieri in un istituto superiore Udine. Il ragazzo, un adolescente friulano che ha 15 anni, è stato immediatamente portato in ospedale dove ha ricevuto tutte le cure del caso. Questo caso non deve passare in sordine: ripensiamo il modo di vivere la scuola!

“Apprendiamo che uno studente di un istituto superiore di Udine, dopo aver preso un brutto voto, si è tagliato le vene perchè non sopportava l’umiliazione” – racconta Francesca Picci coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti – “Purtroppo non è la prima volta che succede: vari casi del genere avvengono nelle scuole del nostro Paese dopo una bocciatura, un brutto voto, un’insopportabile umiliazione racchiusa in un solo numero che uccide il sapere critico e la valutazione narrativa” – continua Francesca Picci

“Siamo stanchi di assistere alla demonizzazione dell’errore: sbagliando s’impara! Vogliamo ripensare alla didattica affinchè si abbatta lo schema frontale delle lezioni e il sapere nozionistico a favore della formazione a 360° che insegni a leggere la vita e non solo il libro di testo” – continua l’Unione degli Studenti – “Vogliamo un altro tipo di valutazione, che sia narrativa e non punitiva, che non scoraggi e provochi l’abbandono del percorso di studi ma che incentivi a fare sempre meglio e a mettersi in discussione, non in maniera frustrante e competitiva ma in maniera collettiva e stimolante.” – conclude l’Unione degli Studenti

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