Euro 2012. Contropiede impazzisco per te: ecco come Prandelli affronterà la Spagna

E’ ‘contropiede’ la parola d’ordine per la prima eurosfida dell’Italia di Prandelli contro la Spagna.

Necessariamente, si fa ricorso alla tradizione, alla tattica nobile e spettacolare che ha portato la Nazionale italiana a vincere 4 campionati del mondo e 1 europeo e i nostri club a fare incetta di Coppe. Contro la Spagna dei palleggiatori, del ‘tichi-taca taca-tichi’, del torello infinito e sfiancante, serviranno velocità, concretezza, tanta corsa e giocate dai piedi buoni. Prandelli lo sa. Sa che contro i campioni del mondo potrebbe andare bene anche un pareggio, per poi giocarsi tutto con la Croazia; e, mentre sbandiera in conferenza stampa parole come “gioco moderno”, “possesso palla” e “mentalità offensiva”, prepara un’Italia che giocherà in stile Bearzot. Altri tempi ma, si spera, stessa concretezza.

DE ROSSI LIBERO – L’infortunio di Barzagli ha sconvolto i piani del ct, che sperava di riproporre la difesa della Juventus. Ogbonna è troppo acerbo per affiancarlo a Chiellini e a un incerto Bonucci e di difensori puri non ce ne sono più. E allora ecco la pazza idea. Se le indiscrezioni sulla formazione dovessero essere confermate, Daniele De Rossi sarà arretrato in difesa, senza compiti di marcatura ma con un’unica grande mansione: raddoppiare e disimpegnare per i centrocampisti. A bloccare i vari Iniesta, Llorente, Fabregas e Xavi ci penseranno gli altri, su tutti Chiellini, Bonucci, i terzini Maggio e Giaccherini e gli incontristi Thiago Motta e Marchisio. L’importante sarà pressare a tutto campo, far mancare il fiato ai palleggiatori e mettere in difficoltà i ‘ragionieri’ delle furie rosse.

PALLA A PIRLO – Una volta recuperata palla, sarà il momento di scatenare l’inferno, scuotere il lento flusso orizzontare dei rossi e correre il più veloce possibile verso la porta. Non tutti, però. Solo chi è deputato a farlo, ovvero gli attaccanti, uno dei terzini e uno degli incontristi. Ecco un’azione tipo: la difesa azzurra recupera palla, che viene ceduta velocemente a Pirlo fermo a trequarti campo; con Balotelli già in avanti e Cassano a rimorchio, schizza via anche uno fra Maggio e Giaccherini: sta al pivot bianconero la decisione di chi servire, magari proprio il terzino che per l’occasione diventa ala ed è pronto a mettere in condizione uno degli attaccanti di segnare.

BASTA IL PARI – Facile a dirsi. Ma a farsi? La Spagna è favorita, non c’è dubbio. Ma se c’è una bestia nera per le furie rosse, quella è l’Italia. E non è cabala, ma semplice tattica. Gli Azzurri di Donadoni, a Euro 2008, bloccarono sullo 0-0 i futuri campioni d’Europa e del mondo e furono costretti a uscire solo ai rigori, mentre il Barcellona (sulla cui ossatura è stata formata la seleciòn di Del Bosque) su quattro Champions ne ha perse due, contro l’Inter di Mourinho e contro il Chelsea del nostro Di Matteo. Giocando sempre alla stessa maniera: poco possesso palla ma tanto pressing e concretezza. Se Buffon e compagni riusciranno a strappare anche un pareggio alla Spagna, poi si potrà puntare tutto contro la Croazia (quella sì, nostra bestia nera) e magari arrivare al confronto con la rognosa Irlanda di Trapattoni con a disposizione almeno due risultati su tre.

SI LAVORA TATTICAMENTE – Intanto a Cracovia, Prandelli inizia ad avvantaggiarsi il lavoro per le sfide successive, tenendo le ‘porte chiuse’ le lezioni per anti-Spagna. Stamattina il ct ha schierato con le pettorine gialle un 4-3-1-2 con Sirigu in porta, Maggio, Bonucci, Chiellini e Balzaretti in difesa, a centrocampo Thiago Motta, Nocerino e Marchisio con Diamanti alle spalle della coppia Giovinco-Di Natale ma pronto a spostarsi sulla destra come attaccante esterno. In blu, dall’altra parte, inedito 3-4-3 con Buffon tra i pali, Astori, De Rossi e Ogbonna a comporre il trio difensivo, in mezzo al campo Pirlo e Montolivo con Abate e Giaccherini esterni, tridente formato da Borini, Cassano e Balotelli. Nei 45 minuti di allenamento concessi alla stampa (Prandelli ha ‘regalato’ mezz’ora in piu’ rispetto al previsto), la partitella disputata dagli azzurri ha visto i gialli rifilare tre reti ai blu con la doppietta di Di Natale (uno su rigore) e il gol di Marchisio. La partitella è poi proseguita a porte chiuse.

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