Italia-Irlanda, le nostre PAGELLE

L’Italia vince ma non convince. Il successo per 2-0 sull’Irlanda e la qualificazione ai quarti di finale sono un risultato importante, soprattutto dopo il disastro in Sudafrica, i cocci rimessi insieme da Prandelli e il vuoto generazionale intercorso fra i Totti-Del Piero-Inzaghi e la promettente Under 21 di Ciro Ferrara. Tuttavia, la sterilità in attacco e il fiato corto degli azzurri non lascia spazio a grosse aspettative per i quarti di finale. Ecco le nostre pagelle relative al 3° match del girone di qualificazione.

BUFFON – 6

Non è chiamato a grossi straordinari, ma la parata su Andrews vale quasi come un gol. In un momento di nervosismo, si becca l’ammonizione per i compagni. Certezza.

ABATE – 6.5

E’ il terzino di cui l’Italia aveva bisogno. Soffre un po’ quando il Trap decide di attaccare sulla sua fascia, ma esce sempre vincitore dai duelli e aiuta egregiamente la difesa. Roccioso.

CHIELLINI – 6

E’ il solito muro tutto cuore, lotta e muscoli. Rischia di commettere un altro errore stile Croazia, ma si ravvede in tempo per coprire su Duff. Esce a causa di uno stiramento, tutto il Paese spera che non sia nulla di grave. Sfortunato.

BONUCCI – 6

Si prepara in 30 secondi e subentra a Chiellini in un momento di difficoltà per gli Azzurri. Molto attento e bravo palla al piede, il miglior intervento lo fa su… Balotelli, tappandogli la bocca dopo il gol. Censore.

BARZAGLI – 6.5

Ritorna dall’infortunio e si cala subito nel clima dell’Europeo. Lotta egregiamente per tutto il match e tiene in piedi, con fisicità ed esperienza, le redini della difesa dopo l’uscita di Chiellini. Combattente.

BALZARETTI – 7

Il periodo di scarsa forma è alle spalle. L’esterno del Palermo è tornato la solita ruspa sulla fascia sinistra. Fa impazzire gli irlandesi, si sovrappone, salta l’uomo e crossa. Copre bene ed a volte fa anche la punta esterna. Inesauribile.

PIRLO – 5.5

Una delle sue peggiori partite in Nazionale. Due svarioni rischiano di farci capitolare, è lento e sulle gambe. I suoi minuti buoni sono coincisi con la migliore Italia. E non è un caso. Spento.

MARCHISIO – 5.5

Non è stata una delle sue migliori prove. Nei suoi rari inserimenti, arriva al tiro stanco e poco lucido. Buono il lavoro di contenimento, ma per quello sarebbe bastato Nocerino. Eclissato.

THIAGO MOTTA – 5.5

Che sia lento è una sua caratteristica, ma contro l’Irlanda è stato anche impreciso e si è poco adattato al suo ruolo di trequartista. Poco incisivo anche in fase di copertura. Molle.

DE ROSSI – 7.5

Nella giornata storta del centrocampo azzurro, tiene in piedi la baracca: difende, imposta e gioca da capitano in campo. Se resta nel suo ruolo può essere l’Europeo della consacrazione. Mostruoso.

CASSANO – 6.5

Mezzo voto in più per il gol. La speranza è che si sia sbloccato anche dal punto di vista realizzativo. Diverse belle giocate, compreso un tiro da fuori che impegna Given. Prandelli ormai sembra non voler andare oltre le 2 punte: sta a lui riprendersi definitivamente l’Italia. Recuperato.

DIAMANTI – 6.5

Entra in campo come seconda punta e regala corsa e sostanza, anche se avremmo voluto vederlo dietro le due punte. Piedi, gambe e tanta applicazione. Propositivo.

DI NATALE – 6

Positivo il suo debutto dal primo minuto, da riproporre. Da rivedere l’intesa con Cassano, ma c’è da dire che da dietro non arrivavano palloni interessanti. Sfiora un gol da cineteca tirando da fondocampo. Titolare.

BALOTELLI – 7

Il voto è soprattutto per il gol, finora forse il più bello di Euro 2012. In 20’ scarsi fa in tempo a litigare con tutta la Nazionale irlandese. Si insidia nella difesa ‘green’ con il suo peso specifico. Se fosse un trascinatore, sarebbe genio e sregolatezza, ma finora il ‘genio’ è rimasto ancora un ‘lampo’. Per il momento ci basta. Mina vagante.

PRANDELLI – 6

La sufficienza è per “il risultato più importante della carriera”, ovvero la qualificazione ai quarti di finale. Ma ci sono cose che ancora non convincono del suo operato. Contro l’Irlanda i tre gol di scarto erano alla portata, ma si è scelto a un certo punto di giocare con una punta e mezza (Diamanti + Balotelli). Thiago Motta trequartista, poi, è un insulto alla tradizione azzurra dei numeri 10. Solo la Spagna può permettersi di arrivare in porta con il pallone. Agli altri, per vincere la partita, servono gli attaccanti ed il gioco offensivo. Timoroso.

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