Conte, squalifica confermata. Guerra tra Agnelli e la Giustizia Sportiva

 

ROMA – La Corte di giustizia federale ha confermato la squalifica di 10 mesi ad Antonio Conte, tecnico della Juventus.

Ribadita, quindi, la decisione presa circa due settimane fa della Commissione Disciplinare della Federcalcio. Tuttavia, l’allenatore è stato prosciolto per Novara-Siena, mentre invece è stata confermata l’accusa per Albinoleffe-Siena. E’ stato parzialmente accolto invece il ricorso di Angelo Alessio, vice di Conte sia nel Siena sia nella Juventus, contro la squalifica di 8 mesi. Alessio ha ottenuto uno sconto di 2 mesi e dovrà perciò scontare una squalifica di 6 mesi. La Corte di giustizia della Federcalcio ha poi confermato i proscioglimenti di Leonardo Bonucci e Simone Pepe, entrambi in forza alla Juventus. Tutte le attenzioni però sono riservate ad Antonio Conte. Il tecnico della Juve, in una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport aveva detto di “essersi sbagliato a patteggiare”. “Non si patteggia l’innocenza anche se gli avvocati ti consigliano di farlo perché è un’opportunità e i rischi del dibattimento sono alti. E’ stato un errore”, aveva detto provando a difendersi dalle accuse che gli venivano mosse da Carobbio. Da lì si è scatenata una vera e propria battaglia tra gli avvocati del tecnico e il pentito. “La strategia difensiva di Carobbio è chiara – ha sostenuto l’avvocato Bongiorno -: derubricare il reato di associazione a delinquere pluriaggravata, in frode sportiva. Carobbio accusa Conte e la società per ridimensionare il suo ruolo nel calcio scommesse”, è l’opinione degli avvocati bianconeri. Ora però, la squalifica è stata confermata e i tifosi della Juventus non ci stanno. Rimbalzano infatti sui social network le reazioni dei sostenitori bianconeri che si schierano in larga maggioranza a difesa del loro allenatore. C’è chi spera nel terzo grado di giudizio per ribaltare le cose(cosa che comunque non potrà avvenire prima di qualche settimana) e chi invece sottolinea un accanimento particolare nei confronti di Conte e se la prende con l’intera Giustizia Sportiva. Così come ha fatto il presidente della Juventus, Andrea Agnelli.  “La sentenza della corte di giustizia federale conferma i peggiori sospetti per fatti asseritamente avvenuti quando egli era tesserato per altra società”. “Per molti mesi ho osservato questa situazione con incredulità, accompagnata da un crescente sconcerto, per una giustizia sportiva che somiglia sempre di più ad una caccia alle streghe”, dice Agnelli in una dichiarazione sul sito ufficiale del club. “Oggi la misura è colma: in presenza di una vittoria giuridica lampante, cioè il proscioglimento per l’omessa denuncia di Novara-Siena che ha fatto emergere le contraddizioni e le ritrattazioni ad orologeria di un ‘pentito’ interessato solamente a sgravare la sua posizione personale, si è deciso di uccidere la logica e di applicare in modo arbitrario una sanzione addirittura raddoppiata”. Agnelli ribadisce “pieno sostegno personale e quello della Juventus ad Antonio Conte e ad Angelo Alessio, che si trovano a lottare contro un sistema che deve essere riformato dalle sue fondamenta”. Conte conferma che sarà presentato ricorso al Tnas: “Confido che gli organi di giustizia del Coni, cui con urgenza si farà ricorso, sappiano porre rimedio a questa profonda ingiustizia, che tra l’altro ha creato e crea un danno anche alla società, che dovrà fare in questo senso le sue opportune valutazioni e quantificazioni”. Nessun dubbio sul fatto che Conte resterà alla guida della Juventus: “Antonio Conte, come già più volte ribadito è e sarà l’allenatore della Juventus, che dopo aver vinto la Supercoppa Italiana meritatamente, suscitando nuove invidie e risvegliando vecchi ‘anti-juventini’ militanti, si appresta ad affrontare compatta una stagione impegnativa in Campionato, in Champions League e in Coppa Italia”. La Juventus, assicura infine Agnelli, non si lascerà distrarre da vicende extrasportive: “Chi pensa che le vicende giudiziarie di questa estate possano condizionare la nostra stagione, ha fatto i male i suoi conti”. Forse la Juve riuscirà ugualmente ad imporsi nonostante queste ultime vicende giudiziarie, certo è che per la Vecchia Signora la strada parte in salita. La società bianconera dovrà concentrare molte delle sue energie a gestire questo strano equilibrio tra due tecnici: uno per la settimana e uno per la domenica. E nonostante quanto detto finora, riuscire ad essere ugualmente competitivi per tutta la stagione.

Le altre sentenze – Confermato il proscioglimento anche per Marco Di Vaio (Montreal Impact). Prosciolto anche Salvatore Masiello (Torino). Confermati i 6 mesi di stop per Daniele Portanova (Bologna) e Nicola Belmonte (Siena). Non è stato accolto il ricorso di Emanuele Pesoli, il giocatore del Siena che si era incatenato sotto la Federcalcio dopo la squalifica di 3 anni che gli era stata inflitta in primo grado dalla Disciplinare e che resta perciò confermata.
Confermata inoltre l’esclusione del Lecce dal campionato di serie B e la squalifica di 5 anni inflitta in primo grado all’ex presidente del Lecce, Pierandrea Semeraro.
La Corte di giustizia federale ha invece accolto il ricorso del Grosseto contro l’esclusione dal campionato di serie B, annullando così la decisione della Disciplinare in primo grado. Accolto anche il ricorso del presidente del Grosseto, Piero Camilli, contro la squalifica di 5 anni. E’ stato parzialmente accolto infine il ricorso del Novara, a cui la Disciplinare aveva inflitto 2 punti di penalizzazione in primo grado. Il club piemontese ha ottenuto uno sconto di un punto e partirà perciò da -1 nel prossimo campionato di serie B.

 

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