ROMA – La 6^ giornata di campionato mette in primo piano le due capoliste, Juve e Napoli.
Risale l’Inter in classifica che aggancia la Lazio al terzo posto. Il week end si è aperto con il pareggio del Milan a Parma per 1-1 (ancora a segno El Shaarawy) ma soprattutto con il big match tra Juve e Roma.
JUVE-ROMA – Un big match che si è rivelato solo sulla carta in quanto i bianconeri hanno letteralmente asfaltato la squadra di Zeman. Dopo appena 18′, i giallorossi erano già sotto di 3 reti. A nulla è servito il gol di Osvaldo su rigore, anzi, è servito solo a dare un’altra veemente reazione ai bianconeri che hanno calato il poker con Giovinco. Il volto di Zeman, pietrificato, la dice lunga sullo stato d’animo del tecnico e dei suoi uomini, apparsi totalmente incapaci di reagire alla pressione bianconera. Troppa Juve o poca, pochissima, Roma? Ora, per i giallorossi, c’è solo da rimboccarsi le maniche e mettersi sotto a lavorare, tanto, e a studiare, di più, i dettami, i movimenti, che il tecnico boemo sta cercando di far assimilare alla sua squadra. Sempre che, questi schemi e questa ideologia di gioco sia ancora attuale e vincente in un calcio che, durante l’assenza di Zeman dalla serie A in questi anni, sia ancora proponibile ed efficace.
INTER-FIORENTINA – L’altra notizia del week end calcistico la serve l’Inter. I nerazzurri, come si suol dire, vincono (2-1) e convincono. Finalmente viene scacciato il fantasma che albergava al San Siro e i nerazzurri ritrovano la vittoria in casa. E che vittoria. Contro la Fiorentina, la squadra che fino ad esso ha impressionato di più e che ha fermato sul pareggio l’inarrestabile Juventus, si è dovuta arrendere ad un Inter arrembante e costante, nel rendimento, nell’arco dei 90 minuti giocati. Il solo Milito, autore della trasformazione del rigore, ha avuto altre 5 chiare occasioni da rete che però non è riuscito a realizzare, un po’ per sfortuna e un po’ per sua imprecisione. Cassano, invece, continua a crescere e a segnare (4 reti in 6 gare). Ora i nerazzurri hanno raggiunto a 12 punti la Lazio e sono distanti solo 4 punti dal duo di testa Juve-Napoli.
LAZIO E NAPOLI – A proposito di Lazio, i biancocelesti, nonstante ieri non siano riusciti a fornire una prestazione esaltante, hanno superato un ostico Siena dando dimostrazione di essere una squadra quadrata, pratica e pronta per rimanere nella zona alta della classifica.
Il Napoli, anche se meno brillante delle gare precedenti, riesce a superare, a Genoa, la Sampdoria. Ma non era facile e quindi i tre punti conquistati sono più che mai ben accetti e la prima posizione rende tutti (i partenopei) più sereni.
TORINO – Due annotazioni, doverose, di cronaca: una riguarda la straripante vittoria fuori casa del Torino a Bergamo contro l’Atalanta. I granata, sotto di una rete, ribaltono il risultato fino a chiudere la partita sul 5-1. Quando si dice il grande cuore granata.
MICCOLI – L’altra riguarda l’attaccante del Palermo, Fabrizio Miccoli. Un talento che purtroppo non è riuscito ad essere tale, in maniera costante durante tutta la sua carriera. Ma ieri, a 33 anni, ha inanellato tre perle da super campione. Una punizione da manuale, un’azione personale con conclusione a rete e un tiro formidabile, al volo, per potenza e precisione da ben 40 metri che si è insaccato sotto la traversa. Chapeau!
I risultati della 6^ giornata:
Parma – Milan 1-1
Juventus – Roma 4-1
Atalanta – Torino 1-5
Bologna – Catania 4-0
Cagliari – Pescara 1-2
Lazio – Siena 2-1
Palermo – Chievo 4-1
Sampdoria – Napoli 0-1
Udinese – Genoa 0-0
Inter – Fiorentina 2-1
La classifica della serie A:
JUVE | 16 | MILAN | 7 |
NAPOLI | 16 | BOLOGNA | 7 |
INTER | 12 | PESCARA | 7 |
LAZIO | 12 | PARMA | 6 |
SAMPDORIA | 10 | UDINESE | 6 |
TORINO | 8 | ATALANTA | 5 |
ROMA | 8 | PALERMO | 4 |
FIORENTINA | 8 | CHIEVO | 3 |
GENOA | 8 | SIENA | 2 |
CATANIA | 8 | CAGLIARI | 2 |