Calcio. Serie A: Arbitri, quanti errori

ROMA – La 9^ di campionato è stata contrassegnata da molti errori arbitrali che hanno compromesso risultati e classifica.

Escludendo la malafede, è stata certamente una giornata nera per gli arbitri italiani, iniziata male sabato e finita peggio ieri sera.
Sono finiti i tempi in cui l’errore umano determinava solo un ‘semplice’ risultato sportivo. Ora ci sono in ballo forti interessi economici (introiti per l’ingresso in Champions e in Europa League, solo per citare un esempio, oppure la permanenza in serie A) e nessuna società vuole più essere danneggiata per un errore o, peggio, per un’incapacità di valutazione o interpretazione, spesso discrezionale, di un episodio sul quale giudicano un pool di arbitri che impiegano, come ieri, più di 45 secondi per trarre una conclusione, sbagliata.
Errori da 2 in pagella per i 6 arbitri (quello in campo, i due guardalinee, l’uomo di ciascuna porta e quello a bordo campo vicino le panchine) di alcune partite disputate nel week-end.

Ad iniziare dal sabato con la partita tra Milan e Genoa, dove il gol realizzato da El Shaarawy è stato viziato dal fuorigioco di Abate, autore del passaggio per il piccolo Faraone. La partita è poi terminata proprio 1-0.
L’episodio più clamoroso della giornata è stato senza dubbio quello avvenuto tra Catania e Juventus. Al 25′ del primo tempo, sul risultato di 0-0, Begessio, da due passi, ha ribattuto in rete una palla respinta da Buffon, ma all’attaccante etneo è stato annullato il gol per fuorigioco, poi acclarato inesistente dai replay. La decisione però, è avvenuta dopo più di 40 secondi, interminabili, di conciliabolo tra i vari giudici di gara tra lo sconcerto e la furia del Catania. Successivamente, la Juventus ha trovato il gol con cui è riuscita a vincere la gara (1-0) ma anche in questo caso, l’azione è stata viziata da un fuorigioco, quello di Bendtner (questa volta c’era ed è evidente). La partita è terminata 1-0 per i bianconeri.

 

Gli altri episodi, altrettanto rimarchevoli, sono avvenuti nell’incontro tra Fiorentina e Lazio. Sul risultato di 1-0 per i Viola, non è stato concesso un rigore alla Lazio per un fallo di mano, evidente, di Cuadrado, su un cross di Lulic. Subito dopo, la squadra arbitrale ha commesso un altro errore annullando il gol del pareggio biancoceleste di Mauri, ingiustamente rilevato in posizione di fuorigioco dall’assistente di linea. La partita è poi terminata 2-0 per i gigliati.

E per finire, ieri sera, nella sfida dell’Olimpico tra Roma e Udinese, i giallorossi hanno contestato il rigore concesso ai bianconeri per un contatto tra Castan e Pereyra. Rigore davvero generoso che è costato la sconfitta casalinga per 2-3.
Insomma, la tanto reclamata moviola in campo, ieri, avrebbe portato ad un altro tipo di classifica.
Ma gli scettici, ancora nel 2012, in pieno sviluppo tecnologico, amano la ‘poesia’ dell’errore umano. Ma cosa accadrebbe se tali errori poetici andassero sempre a danneggiare e a pregiudicare le prestazioni delle squadre di vertice?

 

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