Cade la Juve ma il Napoli non ne approfitta. Crollo Inter

Avanzata del Milan in attesa del Barcellona

ROMA – Il Napoli c’è ricascato: alla terza, favorevole,  occasione per accorciare le distanze dalla Juve,  ha ripetuto ancora i precedenti blocchi, non approfittando dei rari rallentamenti bianconeri, facendosi fermare sullo 0-0 da una Sampdoria che avrà pure impostato la sua condotta su di una costante ma ordinata difensiva, ma che ha avuto a sua disposizione diverse occasioni di contropiede nelle quali  poco c’é mancato che addirittura andasse a segno.

Napoli all’altezza Juve ?
A questo punto sorge spontanea  la domanda se il Napoli  sia veramente all’altezza della Juventus al punto  tale da poterla agguantare e lottare per lo scudetto. Quanto visto finora farebbe propendere per il no perché se non si è stati capaci di approfittare di un’occasione d’oro come quella capitata ieri per andare a due punti, difenderli a Udine domenica prossima,  in attesa dello scontro diretto  al S. Paolo, venerdì 1° marzo,  allora significa proprio che il Napoli è questo; di certo, da primissime posizioni ma è inutile illudersi sull’oltre che non sembra possa esserci.
Non va dimenticato che lo stesso Napoli rinveniva dalla scoppola casalinga di tre giorni prima contro un’onesta squadra boema e le condizioni psicofisiche non erano al massimo, ma una grande squadra si vede anche dallo spirito di reazione in questi  particolari frangenti….
Mazzarri, imbufalito durante tutta la partita al punto tale da ripetere antichi esorcismi che forse una volta facevano effetto (si è tolto prima la giacca,   poi la cravatta, slacciandosi la camicia in pieno gelo notturno), nel dopo, si è fatto sostituire nelle interviste televisive, a causa della febbre,  da un imbarazzato ma abile Bigon, Direttore Sportivo partenopeo, il quale ha motivato, seguito di lì a poco in coro da altri giocatori, la mancata vittoria, oltre che con la difesa strenua della Samp (nonostante la stessa avesse avuto a disposizione ben 7 palle gol, ma  di questo nessuno  ne ha parlato…)  con le (solite) pessime condizioni del terreno che avrebbero penalizzato la manovra offensiva.
Simpaticamente ma prudenzialmente, lasciamo il Napoli ad un meritato secondo posto, rimandando ad altri periodi l’inseguimento alla Juve, in particolare quando Cavani riprenderà a segnare visto che, da quattro partite, non lo fa più:  altro segno premonitore, questo, che gran parte dei successi napoletani  sono da attribuire ai gol del campione matador. E, quando si ferma lui la squadra rallenta, questo è un dato di fatto incontrovertibile.

Ma anche  la Juve si era fermata a Roma….
Anche questo non va dimenticato,  nell’euforia bianconera per aver  perso solo un punto rispetto alla diretta inseguitrice perché quella vista all’Olimpico romano è stata proprio una brutta Juve, giustificata solo dalla stanchezza conseguente all’impegno sostenuto, trionfalmente,  tre giorni prima  a Glasgow.  Arrigo Sacchi non perde occasione, da anni, per ripetere che gli sforzi infrasettimanali per le coppe si pagano sempre, o prima o dopo, in campionato e per la Juve è stato così anche perché le è stato imposto un anticipo a sabato anziché un posticipo al lunedì  come la logica richiedeva, ma gli interessi televisivi sono quelli che sono….
La capolista, ora avrà l’opportunità per  riprendere il cammino ospitando il Siena domenica prossima, impegno che dovrebbe consentirle di rifiatare e fare punti.

Roma super,   Andreazzoli ha avuto ragione
Ma al di là dello stress europeo, va rimarcato che la Juventus si è trovata di fronte una Roma super che, ispirata dal suo profeta Totti (anche se meritevole del rosso anziché il giallo per un’entrata assassina su Pirlo, non degna di un campione come lui) ha vinto con pieno merito, scacciando le ombre zemaniane e dando ragione al suo tecnico di casa Andreazzoli, il quale, con una certa spavalderia, il giorno prima  aveva dichiarato tutta la sua sicurezza di vittoria.
Troppo presto per affermare che la Roma abbia risolto i suoi problemi ma questo importante successo è una boccata d’aria salutare perché i giallorossi hanno destato una buona impressione, lasciando ben sperare per il seguito di questo tormentato campionato.

Milan, aria di Champions, Lazio permettendo.
In attesa di conoscere come la Lazio reagirà  nel posticipo di stasera a Siena, dove, superfluo dirlo dovrebbe solo vincere,  continua l’avanzata verso le alte sfere del Milan che, almeno per tre giorni, ha respirato aria di terzo posto, quello ambito da tante squadre perché concede l’ultima possibilità di accedere alla Champions e il Milan, si sa, in questa competizione, per tradizione societaria, è considerato…sempre di casa.
Nell’anticipo di venerdì, l’undici  rossonero non ha fallito l’appuntamento casalingo battendo di misura il Parma, complice una sfortunata autorete  e  grazie ad una pennellata d’autore, su punizione, di Balotelli  il quale si è confermato, almeno sotto l’aspetto tecnico, l’acquisto più azzeccato del mercato invernale; a breve,  vedremo se lo sarà anche sotto l’aspetto elettorale….. Questa vittoria ha consentito al diavolo di  scavalcare l’Inter proprio alla vigilia del derby di domenica prossima che equivale, fra le due squadre milanesi, a un autentico spareggio per continuare nelle prime piazze.
Del Milan c’é da dire che, pur non entusiasmando quanto a gioco, riesce sempre a rimediare ai periodi di sonnolenza e o di grigiore, attraverso improvvisi sprazzi di predominio oppure grazie al piedino magico di qualche campione, trasformandosi, alla fine, in una compagine che bada al sodo, cioè al risultato e grazie a questa redditizia tecnica è riuscito a risalire le posizioni che in autunno, dopo il disastroso avvio,  lo avevano visto addirittura a ridosso della zona retrocessione.

Ecco il Barcellona del piccolo grande Messi !
Mercoledì a S. Siro calerà il Barcellona:  nessuno osa sbilanciarsi di fronte a…cotanto splendore calcistico e si attende con ansia di ammirare il sinistro fatato di Leo Messi, cannoniere principe di tutti i tornei (in Liga, 37 gol in  24 partite !)  Questa  sarà una partita (televisiva) che sicuramente verrà seguita da milioni di spettatori,  non solo di casa nostra, e, per quanto il risultato possa essere scontato (ma..la palla è rotonda !) bisognerà in ogni caso ringraziare il Milan per averci dato la possibilità di ammirare, in due riprese, la squadra più forte al mondo contro un’italiana. Queste sono le ricche opportunità offerte dalla partecipazione alla Champions, alla quale tante squadre tendono….

Che Fiorentina  ! Che Inter (in negativo…) !
Fiorentina-Inter è stata una di quelle partite che non si scordano tanto facilmente perché le due squadre sono risultate completamente  agli antipodi.  Da una parte una Fiorentina bellissima, pimpante, con un gioco spettacolare, tecnica sopraffina in alcuni suoi uomini, limitata nel punteggio finale, nonostante la quaterna, solo da un grande Handanovic, l’unico degno oppositore dei viola.
Dall’altra un’Inter che preferiamo giudicare con un solo aggettivo, inesistente, trascurandone tanti altri negativi che calzerebbero a pennello la sua inguardabile prestazione.
Dei gigliati possiamo dire che hanno riacquistato il gioco spumeggiante,  mostrato fino a qualche giornata fa ma senza risultati, e ora con un tocco di nobiltà da autentica grande, può aspirare a   posizioni d’alto bordo. Dell’Inter, nonostante l’inserimento dei nuovi, tanto decantati acquisti, si può solo dire che è apparsa  una compagine da ricostruire, stanca, sfiduciata, senza uno straccio di gioco; Stramaccioni avrà una settimana per rimettere in sesto i suoi uomini in vista di uno dei maggiori impegni della stagione come il derby milanese.   

Delle altre
Onore al Catania, ormai a ridosso delle grandi, altro che puntare ad una salvezza anticipata, questa squadra, avanti di questo passo, busserà al portone dell’Europa League e per gli etnei sarebbe un traguardo straordinario.   Disonore al Pescara che, nel match clou per la sua permanenza in B, contro il Cagliari è stato battuto,  suscitando le ire dei propri tifosi, inferociti perché,  nonostante  la larghissima campagna acquisti estiva e invernale, il prodotto non cambia;  evidentemente gli attori, per lo più anonimi sconosciuti, non sono all’altezza della massima serie e, di questo passo, sarà difficile risollevare la pesante situazione. I tempi di Verratti, Insigne e Immobile sono lontani anni luce e qualcuno già invoca pure  il ritorno di Zeman.      

 
 

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