Tra coppe e campionato giornata d’attesa (soprattutto di Barcellona-Milan)

ROMA – Con questa settimana è ripresa  la simbiosi campionato/coppe che si prolungherà ancora nella prossima,  anche se le italiane rimaste a giocarsi la qualificazione sono quattro, due per competizione (Juve e Milan per la Champions, Lazio e Inter per l’Europa League).

Juventus, con il Celtic una formalità e col Catania ?
La Juve, dopo lo straripante successo in terra di Scozia, ha vinto ancora, andando ai quarti, insieme al terzetto Paris S. Germain, Real Madrid , Borussia Dortmund, ma, a differenza di queste squadre, con dati unici e roboanti:  2 partite, due vittorie, gol fatti 5,  subiti zero,  a testimonianza lampante della schiacciante superiorità bianconera che lascia molto ben sperare per il seguito anche contro avversarie più titolate.   
Con quest’entusiasmo europeo, la Juventus sarà impegnata in casa con un Catania, desideroso di rifarsi dopo la bruciante delusione patita una settimana fa con l’Inter; anche se trattasi della capolista,  per poter continuare a coltivare ambizioni europee,  l’undici etneo giocherà alla pari e, proprio per questo motivo, l’incontro si presenta interessante e, come ha ribadito Conte, l’avversario non è da prendere alla leggera.

Lazio, dopo il trionfo  tedesco,  ora scontro diretto con la Fiorentina
La Lazio che non t’aspetti, va a vincere in Germania ma,  soprattutto, rimediando un figurone;  ha surclassato lo Stoccarda (2-0) con un gol per tempo ma il punteggio poteva anche essere raddoppiato per altri gol mancati.  Per le differenti forze espresse in campo, anche per il ritorno non dovrebbero sussistere problemi di sorta per la qualificazione.
Intanto, però, si presenta subito un altro pesantissimo impegno  con la Fiorentina, staccata di due soli punti: è un vero e proprio spareggio nella conquista del terzo posto, di conseguenza, prevedibilmente,  i  viola se la giocheranno alla morte perché i tre punti valgono il doppio.   

Inter, che crollo in Europa  League ed ora c’è il Bologna.
L’Inter, che neppure lontanamente immagini, fa un tonfo sonoro a Londra e si prende oltre che tre sberle anche una elementare lezione di gioco dal Tottenham, nonostante abbia sciupato due occasioni favorevolissime. Surclassata sotto ogni aspetto, ritorna in Italia piena di delusioni e con le ossa rotte, distante anni luce dal secondo tempo di Catania quando, con tre gol rimontò  e vinse. Stavolta è stata annichilita. E, dagli echi mattutini,  sembra che Moratti sia arrabbiatissimo. Pensare di qualificarsi, rifilando,  al ritorno,ben quattro reti agli scatenati inglesi visti ieri sera è pura utopia e lo stesso Stramaccioni ha riconosciuto che ci vorrebbe un miracolo, però, ha anche ammesso che per l’Inter il risultato stagionale  da conseguire, più che in coppa, è il terzo posto in campionato e, in questo contesto, aveva concesso ad alcuni  titolari di riposare. Ma, in ogni caso, queste sono figuracce che, a livello europeo, sarebbero sempre da evitare, per il buon nome della gloriosa società nerazzurra.  Ora, passata la sbornia, c’è il Bologna, avversario in buona  ripresa ma abbordabile. Se l’inter non dovesse vincere sarebbe dura per Stramaccioni conservare la panchina.

Milan verso Barcellona, via Genoa.
Il Milan comincia già da stasera il viaggio verso Barcellona, pernottando allo stadio Marassi di Genova per incontrare il grifone; al di là delle apparenze e della classifica, partita non facile per i  rossoneri sia perché la mente è già rivolta a Messi e c., sia perché lo stesso Genoa, con Ballardini in panchina e qualche acquisto invernale ha cambiato pelle non ancora allontanandosi dai bassifondi ma creando una distanza di sicurezza dal trio finale.  Il Milan, dunque, se vuole difendere il terzo posto,  approfittando dello spareggio fra Lazio e Fiorentina, deve vincere perché un successo avrebbe il duplice significato di difesa e/ o miglioramento  della posizione e soprattutto farebbe morale in vista dell’impegnativa serata di martedì in Catalogna.

Napoli, è la vota buona per tornare a vincere
Il Napoli, delle prime cinque è l’unica a non avere più impegni di coppa, dopo la clamorosa eliminazione per mano di anonimi avversari e questo, sotto certi aspetti, potrebbe favorirlo nell’ipotetica rincorsa alla Juventus. Domenica giocherà a Verona con un Chievo in caduta libera perché, nelle ultime quattro partite, ha rimediato quattro sconfitte;  ma il Napoli non gli è da meno perché, a sua volta, da inizio anno, si è dovuto accontentare di quattro pareggi. Due squadre bisognose dei tre punti, anche se per il Napoli sono ancora più indispensabili anche per diradare le polemiche conseguenti alla mancata vittoria sulla Juve che tutti davano per scontata….

Roma in anticipo sabato sera a Udine
Subito dopo il sestetto di testa ecco la Roma che, con tre vittorie consecutive, va ad anticipare ad Udine un incontro che,  per l’Udinese,  potrebbe costituire, in caso di vittoria, l’occasione per agguantare in classifica gli stessi giallorossi; quindi, anche per questa partita le motivazioni non mancano. L’atmosfera in casa giallorossa ha ritrovato una serenità da clima familiare al punto che Andreazzoli, a detta sua, si autoconfermerebbe.

Cagliari-Sampdoria dove si giocherà ?
Continua a Cagliari l’interrogativo del week end  su dove potrà giocare la squadra di casa, visto che il nuovo stadio, (ormai, diventato vecchio, visto il tempo trascorso…) è ancora inagibile oltre ad essere oggetto di inchieste giudiziarie che hanno portato in carcere Cellino, da poco ai domiciliari in una struttura da lui definita paragonabile ad un lager. Chi mai avrebbe pensato, all’inizio del campionato,  che, sull’isola, ne sarebbero successe di tutti i colori con questa storiaccia dell’Is Arenas ?.
La squadra, comunque, è a dieci punti dal fanalino di coda e, finora, ha fatto il proprio dovere, nonostante i tanti problemi.
 
Il trio finale  
Il Pescara va a Bergamo, dove troverà un’Atalanta ringalluzzita dalla vittoria di Siena e desiderosa di risalire ulteriormente; gli abruzzesi  con il nuovo, terzo, allenatore, Bucchi, aspettano  di verificare se la musica  cambierà. Per le altre due,  un Palermo-Siena, rappresenta il “mors tua vita mea”  perchèé ognuno aspira ad  affossare l’altro nell’ultima posizione, in un  vero e proprio incontro della disperazione. Il pari non servirebbe a nessuno.

A centroclassifica ci sarà, invece,  un accademico Parma-Torino;  due squadre, entrambe senza assilli e senza problemi e,  con l’aria che tira oggi, non è cosa da poco.

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