Sempre Juve, oltre ogni ragionevole dubbio. Strepitoso Napoli, il Milan ancora vittorioso

ROMA – Per coloro che avessero avuto ancora qualche dubbio, la Juve, la vigilia di Pasqua, ha confezionato un bell’uovo senza sorprese ma con un messaggio chiaro per tutti: lo scudetto non può sfuggirci.

Inter-Juventus era uno di quegli incontri dal quale ci si attendeva  qualche importante responso per entrambe le squadre. La Juve era chiamata a confermare la sua forza contro l’avversaria che, all’andata, l’aveva umiliata, interrompendone il record delle sconfitte e per di più,  dinnanzi ai propri tifosi.
Nella fattispecie, per Stramaccioni,  allora, si disse che era nata una stella, ma, alla lunga, i bagliori si appannarono…. L’Inter, dopo le diverse, recenti,  delusioni  doveva tirar fuori quello scatto d’orgoglio che potesse fare da rabbioso riscatto con un passo avanti nella classifica, pericolante più che mai in ambito coppe europee.
L’ha spuntata la Juve, riscattando ampiamente il passo falso dell’andata, confermandosi forza vincente del campionato e, fattore importantissimo da non trascurare, in uscita da S.Siro, parte per Monaco, in vista del terribile scontro Champions di martedì, col morale alle stelle.  
Alla Juve di più non si poteva chiedere perché ha dato ed ha avuto il massimo, ora la si attende, alla stessa, splendida, maniera nella massima competizione europea.

Inter da ricostruire
L’Inter, al contrario della Juve, ha fornito solo conferme negative sul suo attuale stato di forza e di forma,  e questo non può essere giustificato da qualche rigore non concesso, come Stramaccioni, a fine gara, ha cercato di motivare. L’Inter, a dieci punti dalla terza posizione anche se con un incontro da recuperare a Genova, è una squadra alla quale il massiccio mercato invernale  non ha portato quel miglioramento che si sperava  e del quale, anzi,  si era fin troppo convinti (Moratti aveva parlato addirittura di scudetto….).  Ora va salvato il salvabile, cercando un posto in Europa, in attesa di Mourinho, che avrebbe ripreso a colloquiare con Moratti, anche perché, per lui, potrebbe non essere tanto facile trovare libera qualche prestigiosa panchina europea per il 2013/2014 e un ritorno a Milano, dov’era stato tanto osannato,  potrebbe attenuargli e le antipatie madrilene.

Napoli, un figurone !
Il Napoli che non t’aspetti, risorge (fino a che punto, inaspettatamente ?) in quel di Torino dove, al termine di una partita di quelle che tutti vorrebbero sempre vedere, rocambolesca al massimo, riesce a portare a casa i tre punti, dopo essere stato raggiunto due volte, rimonta e vince con una doppietta di Cavani, subentrato negli ultimi 25′ minuti. Ma l’eroe della giornata è stato Dzemaili che si è permesso il lusso di una tripletta, confermando che, in certe partite, ostiche e scorbutiche, le invenzioni di un singolo risolvono tutto, compensando anche un rigore sprecato.
Questo successo roboante, risolleva l’atmosfera partenopea e mantiene invariate le distanze sia davanti che dietro.      

Milan,  la marcia prosegue, consolidato il terzo posto
Ma il Milan non demorde e vincendo a Verona con il Chievo, si conferma terza forza del campionato, consolidando la posizione per la sconfitta della Fiorentina ora distanziata di sei punti e prossima avversaria rossonera.  Balotelli stavolta non ha segnato ma il gol di Montolivo è scaturito da una sua punizione bomba respinta dal portiere avversario  il quale in medesime, altrettante, cinque occasioni ha smanacciato i bolidi del Supermario confermando che come calcia le punizioni lui non c’è nessuno. Sei tiri e tutti con scavalcamento della barriera e salvataggi in extremis.
La serie positiva del Milan è arrivata a 12 partite con 9 vittorie e 3 pareggi, una media da scudetto, teoricamente sarebbe l’unica avversaria della Juve ma, purtroppo,  è tardi…..

La Fiorentina che non t’aspetti perde a Cagliari
Proprio quando sulle rive dell’Arno si pensava di affrontare,  la domenica dopo, il Milan a tre soli punti per agguantarlo,  ecco che l’indispensabile vittoria a  Cagliari è sfumata complice un primo tempo inguardabile, e si ritorna a casa con i rossoneri con un vantaggio raddoppiato. L’uscita del suo uomo migliore, Jovetic,  ha complicato la situazione non essendo certo il suo recupero per questo scontro diretto che, forse, potrà dire molto sui futuri assetti dell’alta  classifica.

Lazio, una rabbiosa reazione
E’ andata doppiamente bene alla Lazio, che, in svantaggio contro un Catania che aveva controllato bene la partita, è  riuscita a rimediare prima con la più classica delle autoreti e poi, grazie ad un giusto  rigore.  Questa vittoria è veramente salutare perché consente di respirare dopo tre sconfitte consecutive, ma, soprattutto,  di recuperare punti sulla Fiorentina,  sull’Inter e sulla Roma ed anche di presentarsi sulle ali dell’entusiasmo all’imminente derby romano.  Meglio di così non poteva proprio andare ai laziali.  

Roma, che delusione !
Tutto l’opposto, invece, per i cugini romanisti che, contrariamente alle previsioni, sono stati battuti da un Palermo  ex fanalino di coda, tornato al primo allenatore, dopo tre cambi. E’ stata proprio una brutta Roma e la sua prestazione non può essere giustificata solo dalla grande disperazione dell’avversario  (non vinceva dallo scorso novembre…) che ha giocato solo per i tre punti  per aggrapparsi all’ultima speranza di salvezza.  Spento Totti, è mancata la luce ma tutta la squadra  è risultata assente e per fortuna che i padroni di casa hanno anche colpito un palo e una traversa altrimenti il risultato sarebbe stato ancora peggiore.  Per i romanisti la possibilità di riscatto viene data dal derby, non sarebbe proprio l’occasione migliore ma potrebbe diventare quella più propizia per risollevarsi…..

Le altre, in centro e in fondo
Detto del Cagliari sugli scudi per la vittoria sulla Fiorentina che lo posiziona quasi a salvezza raggiunta, rilevato che Udinese-Bologna e Atalanta-Sampdoria sono state partite all’insegna del dividiamoci la posta senza affanni e che Il Parma ha fatto un solo boccone di un derelitto Pescara (“Facciamo ridere” ha commentato il suo presidente Sebastiani), passiamo all’incontro spareggio Genoa-Siena.   Era ed è stato  di quelli all’ultimo respiro fra due squadre bisognose di vincere (il Genoa) o quanto meno di non perdere (il Siena). E’ finita 2-2, dopo reciproci capovolgimenti di fronte ma, al tirar delle somme finali, forse è il Siena ad essere più soddisfatto perché a mancare l’occasione d’oro per sbarazzarsene sono stati più i padroni di casa.  Certo,  la classifica è invariata e il distacco, un misero punticino, avvantaggia i liguri ma, a otto giornate dalla fine, è troppo poco considerato che i senesi, in caso di parità finale, sarebbero salvi per le sfide dirette.  
E, ora,  non va dimenticato che anche il Palermo, dopo  l’importante vittoria con la Roma, è ritornato in gioco per la salvezza (è a 2 punti dal Siena e a 3 dal Genoa).
Per lo scudetto,  la questione potrebbe essere chiusa ma per la salvezza è ancora tutta da giocare.

La Juve a Monaco di Baviera per la Champions
Martedì sera la Juve giocherà la partita di andata a Monaco contro una super squadra detentrice, nel proprio campionato,  di svariati record: a 7 giornate dalla fine, è  in testa con ben 20 punti di vantaggio (sì avete letto bene venti punti !), con  23 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta, 78 i gol fatti e 13 quelli subiti. Domenica ha battuto per 9-2 l’Amburgo, compagine di centroclassifica….
E, per una  squadra di questa portata, finalista nella Champions  2012, come se non bastasse,  la società  ha già prenotato come allenatore per il torneo 2013/2014 , il grande Pep Guardiola.
Ogni commento è superfluo, con un’aggiunta: per la Juve questa è la grande  occasione per tornare fra le grandi in Europa….

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