Roma sola in testa. Napoli bloccato e raggiunto da Juve e Inter

ROMA – La Roma, vincendo alla grande a Genova, rimane sola in testa dopo che il Napoli, bloccato sul pari dal Sassuolo viene raggiunto dalla Juventus,  vittoriosa a Verona col Chievo e dall’Inter che ha prevalso nello scontro diretto, in posticipo,  con la  Fiorentina.  Questi sono i responsi di una giornata che,  per alcuni risultati, ha sicuramente sovvertito le previsioni. 

 

Roma, sola e  ancora a punteggio pieno !                                                                                                                

La Roma a Genova contro una deludente Samp ha controllato la partita nel primo tempo per regolarla nella ripresa con due reti, dopo l’entrata di Totti lasciato a riposo in panchina facendolo intervenire al momento giusto, quando c’era da chiudere la contesa e il capitano, alla sua maniera, ha recitato alla perfezione la parte,  offrendo a Gervinho il pallone buono per il 2-0.  Dopo cinque giornate la Roma ha preso il volo, staccandosi dalle altre non solo in classifica ma anche e soprattutto nel gioco. Tira una nuova aria sotto il cupolone giallorosso, sotto ogni aspetto.

 

Napoli,  un pareggio,  che delusione  !                                                                                                      

Alzi la mano chi aveva dubitato sull’esito di Napoli-Sassuolo dopo le splendidi prestazioni dei partenopei e quelle scadentissime degli emiliani,  reduci da un catastrofico 7-0 con l’Inter.  E’ finita in parità e, per certi versi, al Napoli è andata pure bene perché gli emiliani, fanalino di coda, letteralmente resuscitati, avrebbero potuto tranquillamente vincere, viste le occasioni non sfruttate a dovere,  e nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Forse, Benitez aveva esagerato col turnover lasciando a riposo ben sei titolari, ma questo, per una squadra che punta in alto, non giustifica una prestazione, nel complesso, alquanto scadente in casa propria e contro l’ultima della classe. Il Napoli, oltre a lasciare alla sola Roma la testa della classifica, s’è visto pure prima raggiunto dalla Juventus e  poi dall’Inter e questo accresce la delusione.. 

 

Una brutta Juve, soccorsa dalla fortuna.                                                                                                                   

La Juve ha vinto in casa del Chievo, rispettando, per certi versi, le previsioni ma…quanta fatica e, soprattutto quanta fortuna !  Prima subisce un gol, complice anche un’incertezza di Buffon, poi, a inizio ripresa, Quagliarella, conquista il pari e, dopo una ventina di  minuti,  il vantaggio viene confezionato in pacco regalo con una delle più classiche autoreti da parte di un difensore avversario nel tentativo di calciare fuori un cross in area.  Nel frattempo al Chievo, veniva annullata una  rete, regolarissima di Paloschi, per un clamoroso errore del guardalinee nella valutazione di un fuorigioco, dalle riprese televisive, assolutamente inesistente. A fine gara il presidente del Chievo è andato negli spogliatoi non a protestare ma, altra notizia insolita, a confortare l’interessato per l’errore, che sicuramente ha influito sul risultato finale.  Comunque, oltre a questi aiuti fortuiti, c’è da dire che la Juve, ancora una volta,  si è manifestata lontana dalla squadra scudettata degli ultimi due anni, sembra aver perso lo smalto vincente, anche se, alla fine,  è riuscita nell’intento di  conquistare comunque  tre preziosi punti che le hanno consentito di acciuffare il Napoli. 

 

Posticipo  del lunedì : vince l’Inter in rimonta.                                                                                                                         

Non male come partita perché chi avesse vinto  sarebbe rimasto in seconda posizione con Napoli e Juventus: l’impresa è riuscita all’Inter  che, dopo essere andata in svantaggio per un rigore trasformato da Giuseppe Rossi, non ha mai perso la testa e in tredici minuti, prima, ha pareggiato con Cambiasso e poi ha vinto con Jonathan.  La Fiorentina esce solo a mani vuote perché, quanto a gioco,  ha rimediato, ancora una volta, un’ottima figura, contro un’avversaria che si è espressa, spesso con toni da grande squadra che sa contenere ma non subire, pronta, poi, a lanciare la stoccata vincente.  

 

 

Lazio, pronto riscatto.                                                                                                                                 

Dopo la mazzata del derby, ecco che la Lazio si rifà superando il Catania con qualche affanno e al termine di un  incontro ricco di emozioni e di errori da ambo le parti. I siciliani riescono pure a tenere testa e a pareggiare ma, dopo aver subito il raddoppio, e aver perso un difensore espulso, nel recupero arriva il terzo gol con Hernanes, entrato nel quarto d’ora finale.  Una salutare boccata d’ossigeno e di morale per l’intero clan laziale, con la tifoseria rumoreggiante, dietro la porta…..    

 

Dal  centroclassifica in giù.                                                                                                                                         

Né al Livorno né al Torino è riuscita l’impresa di  migliorare le loro posizioni essendo state entrambe bloccate in casa sul pari, rispettivamente dal  Cagliari e dal Verona,  nonostante i vantaggi iniziali;  per i granata ancora sugli scudi Cerci con una doppietta che, però, non è servita per fare bottino pieno. 

Che partita fra Parma e Atalanta finita con uno scoppiettante 4-3  per gli emiliani fra i quali si è rivisto un Cassano vecchi livelli; da registrare che, fra i bergamaschi,  il cannoniere Denis ha finalmente rotto il ghiaccio e, se non altro, questo, in previsioni future,  attenua l’amarezza della sconfitta, considerato   che i suoi gol sono troppo importanti per l’economia della compagine di Colantuono. 

Udinese- Genoa (1-0)  è stata decisa da un’autorete confezionata, caso insolito, da ben due cannonieri: tiro di Di Natale e deviazione decisiva dell’attaccante genoano Calaiò; prima, importante, vittoria per le zebrette friulane, terza sconfitta per il Genoa  che, a parte il derby,  non è ancora riuscita a manifestare la propria vera identità. 

 

Milan, molte critiche con  qualche elogio.                                                                                                        

Fa impressione vedere relegato il Milan nel raggruppamento delle provinciali ma la realtà è questa: al momento il Diavolo continua ad ardere sui carboni accesi, scottandosi sempre più di partita in partita.  Pure in casa del Bologna, un’avversaria che, in precedenza, aveva navigato nella mediocrità o quasi, i rossoneri sono stati capaci di non….vincere la partita dopo aver, a tratti, dominato, sciupato al vento diverse occasioni da gol davanti ad un allibito portiere avversario, facendosi rimontare e colpire per ben tre volte. Quando, ormai, la beffarda sconfitta sembrava compiuta, nei minuti finali, recupero compreso, prima Robinho e poi Abate, (uno degli artefici in negativo nella difesa rossonera) strappavano un   3-3- rocambolesco che, almeno in parte, faceva giustizia di quanto espresso sul campo.  Ma, al di là di questa  ormai consolidata e lodevole capacità di recupero dei milanisti, la squadra, perennemente rabberciata, continua a manifestare lacune difensive che confermano i limiti dei componenti del reparto: non averci pensato in sede di mercato sta comportando queste deleterie conseguenze.  

 

Sabato si ricomincia con la sesta giornata.                                                                                      

Appena il tempo di gioire o leccarsi le ferite e la  sesta giornata è subito  dietro l’angolo, diluita da sabato (alle 18 Genoa-Napoli,  alle 20,45 Milan-Samp) a domenica a pranzo (12,30 Torino-Juventus) e a cena (20,45 Roma-Bologna) per finire lunedì sera (20,45 Fiorentina-Parma). 

 

Roma col Bologna per continuare la serie.                                                                                                   

La Roma, ospitando gli emiliani,con una vittoria che almeno sulla carta appare fattibile, avrebbe la possibilità per confermarsi  ancora prima, allungando il record, offrendo un’ennesima prova della propria forza.  In casa giallorossa, in questo particolare momento di euforia, bisogna stare attenti a non esagerare, lasciandosi prendere troppo dall’entusiasmo perché siamo appena alla sesta giornata, il campionato è lungo, e, soprattutto, le concorrenti sono tante, rispetto alle quali, però, c’è da rilevare che  gli uomini di Garcia sono avvantaggiati non avendo impegni in coppe europee. E’, comunque, importante non sottovalutare alcun avversario, quindi massimo rispetto per il Bologna. Sassuolo (a Napoli) docet…..  

 

Torino-Juventus è sempre un derby….                                                                                             

All’Olimpico di Roma con l’orecchio teso a quello di Torino dove la Juve, fra le inseguitrici della solitaria capolista, è quella chiamata al maggior impegno perché, superfluo sottolinearlo, pur in presenza di una diversità di forze in campo,  il derby è pur sempre un derby con le tante insidie campanilistiche cittadine.  Questa,   per i bianconeri, potrebbe essere una duplice occasione per ritrovare quelle caratteristiche di forza, determinazione e volontà di vincere che Conte considera indispensabili per il successo. E poi c’è da cancellare la stiracchiata vittoria di Verona, sulla quale hanno pesato non poco la fortuna e le decisioni arbitrali per presentarsi bene al primo impegno casalingo di Champions contro il Galatasaray. Vedremo che tipo di Juve ne verrà fuori, nel contesto generale di classifiche nazionali ed europee. 

 

Il Genoa per il Napoli.                                                                                                                           

Il Napoli allo stadio  Marassi  nell’anticipo contro il Genoa aprirà la giornata, in attesa di volare a Londra per l’appuntamento europeo di martedì contro l’Arsenal. Che undici  manderà in campo Benitez dopo aver fatto riposare più di mezza squadra, sottovalutando il Sassuolo, con le tristi conseguenze che sappiamo ?  Ora, purtroppo, è già costretto a recuperare sull’alta velocità romanista e, probabilmente, stavolta,  il turnover sarà  molto limitato. In questo generale contesto, appare delicata e non poco la trasferta di Genova per i partenopei anche se, va precisato, il grifone rossoblù non appare proprio come la squadra più in forma del campionato.  Prima, importante,  verifica per il Napoli, dopo i forse eccessivi entusiasmi finiti nella recente delusione contro il fanalino di coda. 

 

Cagliari-Inter e Fiorentina-Parma. 

Inter e Fiorentina, dopo essersi incontrate  fra di loro,  si troveranno di fronte, la prima in trasferta il Cagliari e la seconda in casa il Parma, due avversarie di centroclassifica, con un differente ruolino di marcia: il Cagliari, dopo la prima giornata, non ha più vinto, il Parma c’è, invece, riuscito solo nell’ultima.      Entrambi gli impegni non vanno sottovalutati perché  sia per i nerazzurri che per  i viola si tratterà di non perdere terreno nei confronti delle altre tre squadre di alto vertice.  

 

Sassuolo-Lazio, quale conferma ?  

Che avversario troverà  la Lazio a Reggio  Emilia contro il Sassuolo  ?  Certo,  il pari e soprattutto la bella prova di Napoli, ha rinfrancato gli uomini di Di Francesco, tornati a casa con il primo punticino in A della loro storia.  I biancazzurri di Petkovic sono attesi alla verifica scaccia nuvole circa la loro validità come squadra, più volte ribadita dal presidente Lotito. Questa è una partita dalla quale si attendono conferme da una parte e dall’altra.      

 

Verona-Livorno, scontro fra matricole.                                                                                            

Provenienti entrambe da un avvio più che soddisfacente le due neopromosse, separate da un solo punto, dovrebbero mettere in cantiere una partita priva di particolari preoccupazioni e, forse, un tranquillo pareggio potrebbe essere il risultato più prevedibile.

 

Milan-Sampdoria, è già un appello.                                                                                                                                      

Questa non può essere che una partita da uno secco. Per il Milan, dopo tante polemiche, non possono esserci che i tre punti-ossigeno per andare ad affrontare l’Ajax  ad Amsterdam senza i tanti  assilli propinati da un altro campionato iniziato in forte  affanno. Per l’undici di Allegri potrebbero esserci i rientri di alcuni elementi importanti (Montolivo e De Sciglio) e, se queste due partite dovessero concludersi favorevolmente, il morale tornerebbe alto.  

 

Atalanta-Udinese  e Catania Chievo.                                                                                                 

Sono due incontri importantissimi soprattutto per le squadre di casa, destinate a vincere per risollevarsi dai bassifondi, in particolare il Catania; negli scontri diretti i punti valgono doppio e, anche se il torneo è ancora nella fase iniziale, è bene non perdere punti fin da ora per non doverli rimpiangere poi. 

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