Schumacher: il manager Sabine Kehm “Situazione immutata”

ROMA – “Michael si trova sempre in una fase di risveglio. La sua situazione clinica risulta essere immutata ” queste sono le parole del manager di Schumacher, Sabine Kehm.

Sono passati più di due mesi da quel lontano 29 dicembre giorno in cui il campione di Formula 1 è ricoverato all’ospedale di Grenoble, dopo aver subito un bruttissimo incidente sugli sci. Oggi La Gazzetta dello Sport titolava “Michael Schumacher respira da solo”, notizia che ha subito acceso l’ottimismo di chi segue la vicenda, frenato però dal suo manager che ha aggiunto “Ogni informazione medica, che non è confermata dall’equipe sanitaria o dal management deve essere considerata infondata. È impegnativo sostenere che tutti i rischi siano scongiurati, ma è chiaro che il suo stato non è più delicato come in un primo momento”. Respira autonomamente, quindi, il tedesco, da quando tre settimane fa gli sono stati tolti gli apparecchi per la respirazione, tentando di risvegliarlo. Ma Schumi, nel coma, continua a dormire. Nella stanza dell’ospedale di Grenoble si alternano amici e familiari, su tutti la moglie Corinna e i loro figli, che parlandogli cercano stimoli che inconsciamente lo facciano reagire, portandolo sulla strada del risveglio; ma anche Jean Todt che gli ricorda i trionfi in Ferrari e Ross Brawn che periodicamente arriva dall’Inghilterra e si siede vicino a Schumacher, facendogli ascoltare le comunicazioni radio delle sue vecchie vittorie in Formula 1, provando a fargli rivivere l’emozione delle gare in pista che lo hanno accompagnato per più di vent’anni. La Kehm ha parlato anche di “piena fiducia nello staff medico da parte della famiglia del campione. L’importante non è la rapidità del processo, ma che qualsiasi progresso avvenga in maniera controllata e continua” aggiungendo che questa fase potrebbe essere molto lunga.

 

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