Juve in sofferenza ma ancora vittoriosa. Per le altre posizioni, nessuno molla

E’ proprio l’anno della Juve 

ROMA – Chiunque, avesse avuto  ancora dei dubbi, dopo aver visto la partita giocata dai bianconeri a Marassi col Genoa, sicuramente li ha dissolti.  Se una squadra, solitaria in testa da una quindicina di giornate, con una sola sconfitta in 28 partite,  è capace di vincere, a due minuti dal termine,  dopo essere stata messa sotto da un avversario molto determinato per quasi l’intero incontro, senza nessun rammarico per un gol regolarissimo annullatole per fuorigioco inesistente e vanificando un rigore contro parato dal proprio portiere, allora vuol dire che il campionato, seppure a dieci giornate dal temine, può esserle già assegnato per manifesta superiorità terrena e magari pure divina….    Signori, questa è la Juve, una signora Juve che, pur subendo quasi ininterrottamente l’indiavolata supremazia  dei rossoblù, quando lo     0-0 si era ormai perfezionato,  li trafigge intascando ulteriori tre punti.                                                                                                                                      

Dopo questo faticosissimo impegno, però,  bisognerà verificare quali saranno le condizioni psico-fisiche degli uomini di  Conte, giovedì prossimo, nello scontro spareggio al “Franchi” contro la Fiorentina che deciderà quale delle due compagini proseguirà l’avventura nell’Europa League.  Conte ha ribadito che per lui e la società è importante vincere il terzo scudetto, minimizzando su questo torneo: è pretattica politica o è proprio così ?  

La Fiorentina vince e Firenze sogna 

Pure i viola hanno avuto il loro ben da fare contro un intraprendente Chievo che, seppure battuto per 3-1, non ha mai mollato, fino a quando, proprio nel finale, grazie ad un’altra invenzione di Mario Gomez, appena entrato, seppure in netto fuorigioco non rilevato da nessuno della squadra arbitrale, la partita si chiudeva. In tribuna, con l’aria di un tifoso qualunque, ma accanto ad uno dei fratelli Della Valle, gongolava il Presidente del Consiglio Renzi, alla vigilia del suo incontro con Angela Merkel, quasi a voler testimoniare la sua fedeltà al giglio viola. 

Assolto il compito e confermato il quarto posto, a Firenze, ora, si sogna più che mai di ripetere  con la Juve la partita dell’andata in campionato, quando, in qualche decina di minuti,  i viola la  travolsero  con quattro gol di cui tre di Pepito Rossi, che, stavolta, però, sarà assente.  Sotto la cupola del Brunelleschi, fortissimamente si  “vole” vincere, innanzitutto per lasciare al palo l’avversario più ostico di sempre, che, sulla carta, è uno dei favoriti a conquistare la Coppa anche per il vantaggio della finale che si giocherà a Torino.  Per i tanti risvolti di vario genere, quindi, questa è una partita da non perdere.  

Roma, rientra Totti e ci pensa lui                                                                                   

Analogamente alle altre grandi,  anche la Roma ha avuto qualche sofferenza per portare a termine il successo con un’Udinese per nulla arrendevole, confezionatole dal rientrante Totti che è apparso in splendida forma (un gol e un assist) al contrario della difesa, spesso spaesata nel contenimento degli avversari.  Grazie a questa vittoria la compagine giallorossa ha mantenuto invariato i distacchi dalla Juve davanti e dal Napoli a seguire: proprio quello che Garcia voleva ed è stato accontentato.    

Napoli, di straforo…                                                                                                                             

Il Napoli acciuffa i tre punti, che gli consentono di mantenere il passo della Roma, solo all’ultimo minuto quando Higuain, con un guizzo vincente, insacca tra le polemiche dei torinesi per un presunto fallo da lui commesso. Ventura a fine gara era furibondo ma, indipendentemente da quest’episodio, il mister granata forse farebbe bene a recitare un solenne mea culpa per aver avuto l’infelice idea di lasciare in panchina Cerci e Immobile, ossia gli uomini più rappresentativi,  perché  “Meggiorini e Barreto si adattavano meglio  alle caratteristiche del Napoli” per farli subentrare quando le difficoltà della squadra erano evidenti….. E pensare che in tribuna c’era il C.T. Prandelli, venuto a sincerarsi sullo stato di forma dei due folletti granata.  Al di là di tutte queste polemiche, il Napoli, pur non brillando, se ne torna col morale alto in vista della partita di giovedì per la qualificazione in Europa League  col Porto, atteso sotto il Vesuvio solo per….. essere eliminato.

Inter finalmente convincente                                                                                                 

A Verona, l’Inter, pur senza strafare, ha finalmente vinto e, soprattutto,  convinto portando a casa tre punti importanti per la lotta al quarto posto, insidiato com’è da diverse altre pretendenti. L’inserimento di forze fresche, Hernanes in particolare, comincia a dare il suo peso e la squadra ora appare rinvigorita, con più convinzione, grazie anche alla certezza data da  in avanti da Palacio, ancora in gol. Il Verona, con questa sconfitta ha confermato il suo calando inesorabile che ormai l’ha fatto rientrare nei ranghi del centroclassifica, dove, una strepitosa Atalanta ha inflitto un’inattesa batosta alla Sampdoria (3-0).           

 

Lazio, dalla Sardegna un messaggio ai tifosi.                                                                                       

Bella vittoria della Lazio in casa del Cagliari, salutare per le aspirazioni di classifica e tonificante per attenuare le polemiche con la propria tifoseria al punto tale che lo stesso Lotito manifesta disponibilità a colloquiare con la controparte dei fan biancazzurri, ai quali chiede comprensione: ottima mossa, questa, per attivare un dialogo perché, come ribadito anche da Reja,  la squadra ha bisogno dei propri aficionados.  Intanto,  in campo si è avuta la conferma che Keita è un campioncino in erba da coltivare, essendo risultato il migliore in campo, suo il secondo gol che ha chiuso la partita, consentendo di  non perdere d’occhio il quinto posto. 

 

Milan, affondato e contestato                                                                                                      

Ormai il Milan fa solo tenerezza perché non sa più a che santo votarsi, visto che l’avvento di Seedorf, (12 partite, 7 sconfitte, di cui ben 6 nelle ultime 8) il mister bramato da Berlusconi, non è servito a nulla e, anche con il fortissimo Parma (16° risultato utile, onore a Donadoni), ha rimediato un’ennesima figuraccia, per di più contestatissimo dalla tifoseria che, al termine, ha preteso d’incontrare mezza squadra e allenatore per un chiarimento; situazione, questa, mai accaduta nella gloriosa storia rossonera. Galliani e Balotelli i bersagli maggiori ma, forse le vere colpe, vanno ricercate in qualche altro personaggio che, nei momenti bui, preferisce non apparire e, soprattutto, fuggire dalle proprie, evidenti, responsabilità. ….  Nonostante la strampalata formazione mandata in campo da Seedorf, il Milan era riuscito a rimontare due gol, creando una vana illusione, spentasi, però, di lì a poco,  perché la disparità dei valori in campo era tale che veniva subito  ripristinata a favore degli emiliani. Tutti si chiedono che succederà adesso e in futuro: sarebbe il caso che Berlusconi rispondesse in prima persona e senza rinvangare più il passato.     

Nei bassifondi….                                                                                                                              

Livorno e Sassuolo, con due importantissime, vitali, vittorie, lasciano al palo, scavalcandole,  rispettivamente Bologna e Catania e  ricostruendo una classifica, ora, aggravata per il Chievo, raggiunto proprio dall’undici labronico. Chi appare più malmesso è il Bologna soprattutto perché non vince da tempi immemorabili, e ha continuato ad affondare anche con Ballardini, dopo la sostituzione di Pioli, a conferma che i limiti della squadra sono troppo evidenti e l’inferno della B si fa sempre più vicino.  

Condividi sui social

Articoli correlati