E’ sempre Juve anche in Europa League: eliminata la Fiorentina

Esce, a sorpresa, pure il Napoli.  Rimane solo la Juve

La Juve si conferma fortissima anche in Europa League, eliminando la Fiorentina al termine di una partita condotta abilmente, in maniera sorniona e furba, approfittando dell’espulsione di Gonzalo Rodriguez, fino ad allora il migliore dei viola, colpendo l’avversario, cinicamente,  al momento giusto, grazie ad  un’ennesima pennellata da artista di Pirlo su punizione che lasciava tutti di stucco, chiudendo ogni possibilità ai padroni di casa, ridotti in 10.                                                                     

Dopo il pareggio dell’andata, tutti si attendevano, da parte della Fiorentina, il completamento dell’opera, anche perché Conte aveva più volte ribadito di puntare  al  terzo scudetto annettendo un’importanza relativa a questo torneo europeo.  I viola, seppure schierati da Montella con una formazione alquanto discutibile, per una ventina di minuti, dopo aver sciupato un paio di occasioni, sembrava potessero raggiunger lo scopo; la Juve, nel frattempo, giocava d’attesa anche se Tevez, col pallone al piede, in area avversaria, era sempre un pericolo incombente.   Nella ripresa, il patatrac arriva per la seconda, giusta,  ammonizione comminata dal mondiale Webb a Rodriguez ai limiti dell’area viola e al Franchi scendeva un sinistro silenzio quando Pirlo si apprestava a confezionare il risultato che consentiva di approdare ai quarti con prossimo avversario l’Olympique di Lione.  

Chissà se,  dopo aver superato questo, a priori insormontabile, ostacolo, Conte e compagni continueranno a snobbare questo torneo europeo  a favore del campionato che, domenica sera li vedrà impegnati a Catania, in una partita che, per i locali,  è al limite della disperazione, trovandosi di fronte una Juve, forse stanca, ma di certo caricata al massimo dopo l’ennesima conferma della propria forza. 

Napoli, che delusione!

Al s. Paolo era stato preparato  tutto a puntino per superare il Porto e festeggiare il passaggio ai quarti, dopo la striminzita sconfitta per 1-0 che tante speranze aveva suscitato;  speranze che erano state oltremodo riconfermate dopo il gol di Pandev ma la prima rete del pareggio dei portoghesi aveva reso tutto più difficile  e la seconda aveva subito stroncato ogni possibilità. Alla fine il risultato veniva rattoppato con un 2-2 inutile quanto amaro per la folla partenopea accorsa numerosa e uscita profondamente delusa.  Per gli uomini di Benitez, dopo quella  dalla Champions, si materializzava  l’eliminazione anche  dall’Europa League, per mano, fra l’altro,  di un’avversaria neppure fortissima, e, per giunta, pure davanti ai propri appassionati tifosi. Un epilogo veramente impensabile e amaro per i partenopei. 

Domenica (18,30), Napoli-Fiorentina, scontro fra eliminate  

Un calendario beffardo accoppia, per domenica,  proprio Napoli e Fiorentina (ore 18,30) in uno scontro fra eliminate dall’Europa, che, da subito, sono chiamate a difendere le proprie posizioni in campionato, dimenticando il giovedì funesto. Entrambe hanno necessità di punti: il Napoli, se vuole continuare ad inseguire  la Roma per il secondo posto e la Fiorentina per difendersi dagli assalti  di Inter e Parma.  

Va un po’ meglio alla Roma

Nell’anticipo di sabato sera, l’avversario di turno per la Roma, il Chievo, rispetto alle sue più dirette inseguitrici, almeno sulla carta appare decisamente più abbordabile, però….va tenuto presente che, essendo precipitato in zona retrocessione, la sua forza di disperazione potrebbe essere un’arma importante da cui difendersi.   D’accordo che, dopo il Sassuolo, l’undici di Corini è quello con maggiori sconfitte (16), ma la Roma del ritrovato Totti non dovrebbe avere problemi,  se affronterà l’avversario con la determinazione di chi deve portare a casa i tre punti. 

Inter-Atalanta scontro fra vincenti                                                                                                             

L’Inter, dopo due vittorie,  pur affrontando  a s. Siro un ‘Atalanta in forte ripresa di  gioco e risultati,  (tre successi consecutivi), vorrebbe fare il tris consolidando la posizione di miglior inseguitrice della Fiorentina, tenendo a distanza il Parma, squadra più in forma del momento. 

Già, il Parma…                                                                                                                                       

Durante il pranzo domenicale,  il Parma ospiterà il Genoa contando di proseguire nei risultati favorevoli che, dopo il colpaccio di S. Siro, sono arrivati a quota 16.  La compagine di Donadoni, dopo un avvio faticoso, è progressivamente venuta fuori, in coincidenza con la ritrovata vena di Cassano, suo uomo migliore (si parla di un ritorno in Nazionale), dimostrando di poter competere con tutti.  Ma, in ogni caso, attenzione al Genoa che, reduce da due sconfitte, necessita di ossigeno.

Lazio-Milan per la classifica e per i tifosi                                                                                                         

Strana partita,  quella serale di domenica,  fra  due squadre che hanno in comune l’aspra contestazione delle proprie tifoserie e questo rappresenta il motivo principale per vincere e convincere.  La Lazio sta un po’ meglio, grazie alla vittoria di Cagliari che ha rischiarato la visuale sulle posizioni da “Europa League” al punto tale che lo stesso Lotito si è dichiarato disponibile ad un’apertura nei confronti dei tifosi, perché quando le cose vanno bene è più facile trattare per chiunque delle parti in causa….

Per il Milan, dopo la debacle casalinga col Parma, in settimana, la situazione è peggiorata ulteriormente per gli spifferi provenienti da Arcore che parlano di un Berlusconi furioso anche con Seedorf (da lui osannato per mesi come l’allenatore giusto per il Milan) il quale sarebbe addirittura a rischio dopo i magri risultati (7 sconfitte su 12 partite)  Proprietà arroccata su se stessa, società ambiguamente allo sbaraglio o, peggio, inesistente, allenatore calato improvvidamente dal campo alla panchina, giocatori non all’altezza, sbandati,  girovaganti da un ruolo all’altro e sfiduciati da tutti, Balotelli problema irrisolto e peggiorato,  tifosi arrabbiatissimi perché  non vedono chiarezza:   tutti aspettano il miracolo,  ma da chi, quando, come e perché nessuno riesce a capirlo. In una situazione infernale come questa, non è assolutamente ipotizzabile un  eventuale capitombolo all’Olimpico contro la Lazio…

Le altre  partite                                                                                                                                             

Detto del Catania, ultimo, da impresa impossibile con la Juve, troviamo poi, in risalita, il Sassuolo, rinfrancato dalla ritrovata vittoria proprio contro gli etnei, alle prese con una Udinese bisognosa di tornare a vincere dopo la stressante sconfitta di Roma; per gli uomini di Di Francesco,  se si è imboccata la strada giusta,  è necessario non tornare a casa a mani vuote.

Per il Bologna, terz’ultimo, con il Cagliari in casa, forse è la chance della disperazione perché solo vincendo si tirerebbe su e, soprattutto, calamiterebbe i sardi a tre punti di distanza, coinvolgendo anche loro nella lotta per la salvezza. 

Appena un punto più su c’è l’accoppiata Chievo e Livorno: i veronesi sperano nel miracolo contro la Roma, mentre i toscani sono attesi, (sabato, 18,30) da un Torino, con il dente avvelenato per l’ultima sconfitta, la quarta su quattro,  che non può più permettersi di sbagliare. 

Nel mare di una relativa tranquillità di centro classifica, si affrontano Sampdoria e Verona, con la prima  che si lecca ancora le ferite per la disfatta di Bergamo, e la seconda che vuole interrompere il crollo verticale nel quale è incappata dopo il favoloso girone di andata.                                                             

L’imprevedibile del calcio è proprio questo: le favole prima o poi possono finire e  le rimonte sono sempre possibili. Nelle une e nelle altre,  l’importante è  crederci.  

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