Assegnato lo scudetto, si lotta per l’ Europa League e per non retrocedere

La Juve pensa a festeggiare e al futuro  

Assolto con il solito e, ormai, proverbiale zelo, anche l’impegno del posticipo con l’Atalanta, con l’ennesima vittoria (e come avrebbe potuto essere diversamente ?), alla Juve si guarda con scarso  interesse alla trasferta di Roma che, fino a qualche settimana fa poteva  incutere ancora qualche timore, e, invece,  già s’incomincia a  pensare  al domani. Ci si chiede quali saranno i rinforzi adeguati per la scalata alla Champions, se si riuscirà a trattenere Pogba dalle lusinghe francesi e, forse , soprattutto, se Conte resterà sulla panchina bianconera, visti i dubbi espressi dall’interessato nell’ultima intervista. I prossimi giorni, dopo gli incontri con i maggiorenti bianconeri, si saprà se l’allenatore per il 2014/2015 sarà ancora lui oppure se  il sostituto potrebbe uscire dalla terna Mancini, Spalletti e Prandelli. Comunque, per i mass media, Conte avrebbe esaurito i propri stimoli torinesi e andrebbe volentieri a fare nuove, prestigiose esperienze in Inghilterra (Manchester United o Arsenal sono le squadre che potrebbero cambiare allenatore…)     

Napoli, vittoria nel silenzio  

Il Napoli, anche se tutti lo davano per scontato, con la  facile vittoria sul Cagliari, ha conquistato matematicamente la terza posizione che gli consentirà  l’accesso ai preliminari Champions, che, se unito alla conquista della Coppa Italia, non è male come traguardo raggiunto da una compagine largamente rinnovata a cominciare dall’allenatore.  Per la società di De Laurentiis l’unico neo  della stagione è stato costituito dai fattacci di Roma che si sono riflessi anche nel posticipo con il Cagliari in uno stadio insolitamente silenzioso, a livello di tifo, senza i soliti striscioni  tranne uno rivolto al tifoso ferito (“Ciro non mollare”).  Neppure l’esibizione della Coppa Italia ha stemperato il grigiore di tristezza che aleggiava sul S. Paolo.

Strascichi di Coppa Italia

Mentre le indagini giudiziarie per la definizione dei dettagli delle responsabilità  sono tuttora in corso,  in ambito calcistico,  si attendono le decisioni della Procura Federale; mentre, di rilevante c’é stata la tempestiva decisione della questura di Roma che ha emesso un Daspo di 5 anni nei confronti del tristemente noto Genny ‘a carogna, il cui comportamento all’Olimpico è stato addirittura condiviso e lodato da qualche altro capo tifoso ultras di altre squadre: evidentemente la violenza continua a fare proseliti anche di fronte a fatti di inaudite conseguenze.  

Fiorentina è tornato Rossi,  ma….

La Fiorentina, per l’intero primo tempo era ancora imprigionata  nella sconfitta di Coppa Italia diventando  preda di un sorprendente Sassuolo il quale, grazie ad una tripletta del ritrovato Berardi sembrava  non avesse alcuna difficoltà a vincere, tanto da portarsi, a metà ripresa, addirittura sul 4-1 con il gol di Sansone, il vero ispiratore di tutte le manovre.  Ma proprio quando per i viola la disfatta era  più che maturata, entrava  Giuseppe Rossi  che, segnando subito, riapriva la partita, ulteriormente accesa per il 4-3 di Cuadrado ma il risultato, alla fine,  non cambiava.   Delusione Fiorentina, orgoglio Sassuolo: i viola, nonostante la decisa reazione del secondo tempo, non sono riusciti a rimontare; gli emiliani, giocando con convinzione, hanno messo a segno un colpaccio che potrebbe decidere la loro salvezza.  

Che lotta per l’Europa League !  

Nonostante la battuta d’arresto della Fiorentina, il suo quarto posto non dovrebbe essere in discussione, come invece, potrebbe essere per la quinta e la sesta posizione, attualmente occupate da Inter  (57) e Torino (55).   L’Inter, superata dal Milan non solo nel risultato, ancorché striminzito, ma anche nel gioco, non è piaciuta per niente, tirandosi addosso una montagna di critiche. Mazzarri alla fine era furioso, i tifosi, delusi, hanno fischiato, fra i giocatori nessuna sufficienza o quasi: una partita di fine campionato, da clima di smobilitazione, quella dei nerazzurri; di questo passo e con le tante squadre che inseguono, per gli interisti non sarà facile difendere l’accesso in Europa League.

Gli inseguitori dell’Inter

Fra questi c’é, in primis  il Torino che, fermo Immobile, grazie ad un provvidenziale autogol,  è passato vittorioso a Verona, affossando ancora di più il Chievo, e, soprattutto proponendo con decisione la propria candidatura.

Seguono, distanziati di due punti, Parma e Milan; il primo ha superato agevolmente la Sampdoria, tornando al successo dopo tre gare di magra (due sconfitte e un pari) e riposizionandosi bene.

I rossoneri, grazie alla vittoria nel derby, hanno preso i classici molti piccioni con una fava: recupero di tre punti all’Inter, scavalcamento di Lazio e Verona,  vanificando i successi di Torino e Parma,  gran recupero del morale e delle ambizioni, appannate dopo la sconfitta di Roma; per non parlare del derby che, una volta vinto, equivale quasi ad un trofeo da bacheca…..

Il Milan, dunque, al momento, sembra avere tutti i requisiti almeno per giocarsi il sesto posto ultimo utile per respirare aria di Europa, seppure periferica, rispetto a quella da Champions alla quale , da sempre il Diavolo  era abituato.

Lo spareggio  verso l’Europa Lazio-Verona è finito con un rocambolesco 3-3 che ha scontentato tutti perché un punto per uno non fatto bene a nessuno e, soprattutto, ha consentito ad altre squadre di allungare.    Il Verona era andato sotto due volte ma era, poi, riuscito a rimontare portandosi sul 3-2 e, quando sembrava fatta, in zona recupero,   una ribattuta su di un  contestato calcio rigore assegnato da un mediocre Tagliavento, ristabiliva la parità, facendo infuriare Mandorlini il quale aveva un diverbio con Reja.  Dopo questo pareggio per Lazio e Verona la qualificazione più che da loro, dipenderà dai risultati delle avversarie.

Zona retrocessione con grandi sorprese

Delle cinque squadre implicate, due, Catania e Sassuolo,  hanno messo a segno   non solo quattro gol ciascuno  ma hanno conquistato due inaspettate vittorie che, a priori, qualsiasi scommettitore quotava alle stelle.  Il Catania ha letteralmente distrutto la Roma (4-1) con una rabbiosa, veemente reazione, rimettendosi, così,  in gioco e lasciando l’ultima posizione ad un Livorno, a sua volta,  distrutto (5-3) dall’Udinese e da Di Natale (tripletta per Totò) e, al momento, difficilmente recuperabile. 

 Altro risultato bomba, la vittoria del Sassuolo al “Franchi” di Firenze, dove tutti si attendevano una pronta ripresa da parte degli uomini di Montella dopo l’amara delusione della Coppa.  Invece si è visto un Sassuolo super (terza vittoria consecutiva fuori casa) guidato da un trio d’attacco Berardi-Sansone-Zaza che ha mandato in tilt la Fiorentina.  Ma, soprattutto, l’undici di Di Francesco, nonostante la quasi rimonta dei padroni di casa, è apparso in grande forma e questo lascia ben sperare per le due prossime partite per difendere il vantaggio dalle altre che, almeno per il momento,  l’ha sistemato in area di salvezza. 

In terz’ultima posizione troviamo il Bologna che ha strappato un punto d’oro in casa del Genoa, posizionandosi a -1 dal Chievo che, alla quarta sconfitta nelle ultime cinque partite, si è fatto  superare dal Sassuolo e  risucchiare verso il basso. 

Domenica prossima, però, potrebbe esserci la prima retrocessione perché ci sarà lo scontro diretto, da mors tua, vita mea fra Bologna e Catania, nel quale, per entrambi, è indispensabile vincere perché un pareggio lascerebbe tutto invariato,  rimandando gli esiti finali proprio all’ultima giornata.   

      

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