Una Champions bellissima e un’Europa League da non perdere

Ricomincia oggi quel circo delle meraviglie che è la Champions League: una competizione sempre più ricca, sempre più ambita e sempre più significativa nel panorama calcistico mondiale. 

Ricomincia con una sfida cruciale, una sorta di finale anticipata alla fase a gironi, come quella fra Barcellona e Juventus: la partita che lo scorso 11 aprile segnò la definitiva affermazione di Paulo Dybala al cospetto di re Messi e che oggi rimette i due numeri 10 l’uno davanti all’altro, a giocarsi molto più di una semplice gara d’esordio del girone, essendo in ballo un posto da titolare in Nazionale e, probabilmente, il ruolo di numero uno al mondo. 

Un ruolo, questo, cui ambisce anche Mister 222 milioni”, al secolo Neymar jr., trasferitosi in estate dal Barcellona all’opulento Paris Saint-Germain dello sceicco al- al-Khelaïfi e chiamato a dimostrare di essere davvero all’altezza del suo ex mentore, di cui ormai, stando a ciò che sussurrano i maligni, cominciava a patire l’ingombrante presenza.

Il gruppo B in cui è impegnato il PSG contiene una sola insidia: il Bayern di Ancelotti, tuttavia gravato da alcuni problemi di tenuta interna che hanno cominciato a palesarsi d’estate e che ancora non sembrano essere stati risolti. Anderlecht e Celtic dovrebbero contendersi il terzo posto, utile per approdare in Europa League, ma occhio a dare per scontato il passeggio del turno delle due favorite perché le altre due compagini sono clienti particolarmente rognosi e assai difficili da affrontare. 

Nel gruppo D della Juve, invece, occhio ai portoghesi dello Sporting Lisbona e guai a sottovalutare la Juve di Grecia: quell’Olympiacos cui nel 2003 i bianconeri, all’epoca allenati da Marcello Lippi, rifilarono un sonoro 7 a 0 ma che sarà bene prendere con le pinze, a cominciare dal suo faro Ben Nabouhane. 

Girone tremendo per la Roma di Eusebio Di Francesco, la quale se la dovrà vedere nel gruppo C con l’Atletico Madrid di Simeone, il Chelsea di Conte e i modesti azeri del Qarabag. Nulla è scontato in questo raggruppamento. 

Il Manchester United, al contrario, non dovrebbe avere molto da temere da Benfica, CSKA Mosca e Basilea (gruppo A) ma anche la squadra di Mourinho farà bene a guardarsi le spalle e a non lasciarsi prendere da eccessivi entusiasmi.

Gruppo E abbastanza tranquillo per Liverpool e Siviglia, in quanto Spartak Mosca e Maribor non appaiono certo come le compagini più agguerrite di quest’edizione.

Fra le italiane, è andata meglio al Napoli che nel gruppo F se la dovrà vedere con uno Shakhtar Dontesk meno agguerrito di un tempo, il temibile Feyenoord e il vero avversario del girone, ossia il ricchissimo Manchester City di Guardiola, cui tuttavia manca ancora una cultura calcistica adeguata. 

Monaco, Porto, Lipsia e Besiktas daranno vita al gruppo G, senz’altro il più incerto ed equilibrato e probabilmente anche uno dei più avvincenti. 

Il Real Madrid, infine, dovrà stare attento a Borussia Dortmund e Tottenham: formazioni solide, agguerrite e per nulla disposte a recitare la parte dell’agnello sacrificale; una parte che, purtroppo, sembra spettare di diritto allo sventurato e, oggettivamente, fragile Apoel Nicosia. 

Si confermerà la corazzata di Zizou? Tornerà in auge il Barcellona di Valverde? Riuscirà finalmente ad affermarsi la Juve di Allegri? Hanno qualche possibilità le altre due formazioni italiane? E chi sarà il capocannoniere fra i soliti Messi e Cristiano Ronaldo, Lewandowski del Bayern Monaco, il trio mostruoso del PSG (Mbappé-Cavani-Neymar) e la magnifica coppia juventina composta da Dybala e Higuaín? 

Da stasera le prime risposte. 

Per quanto concerne l’Europa League, infine, oltre all’Arsenal e al tostissimo Athletic Bilbao, potrebbe dire la sua anche il Milan di Montella, impegnato nel gruppo D con Austria Vienna, AEK Atene e Rijeka. 

Da non sottovalutare neanche la sorprendente Lazio di Simone Inzaghi, impegnata nel gruppo K con Vitesse, Zulte Waregem e il Nizza di Balotelli, e la sempre brillante Atalanta di Gasperini che, tuttavia, se la dovrà vedere nel gruppo E con l’Everton di Rooney, il Lione che l’anno scorso eliminò la Roma e i ciprioti dell’Apoel Limassol. Sulla carta non parte favorita, ma non c’è dubbio che i pronostici, a Bergamo, sembrano fatti apposta per essere ribaltati. 

Di sicuro, non ci annoieremo.

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